Difendiamo i nostri figli

La bellezza del matrimonio è messa in pericolo dall’ideologia gender. Oggi, la famiglia naturale, ovvero quella composta da un uomo e una donna, è sottoposta ad un duro attacco, senza precedenti. L’ideologia del gender, che sta entrando in modo silenzioso,subdolo, falso, in tutti gli ambiti, soprattutto nella scuola, senza che nessuno, o quasi, se ne accorga; afferma che la persona non è definita dal suo carattere sessuale, maschio o femmina, ma dal suo orientamento sessuale che può essere mutevole e pluriforme, sferra un colpo senza precedenti alla famiglia, poiché se non esiste la dualità maschio femmina come dato di realtà, allora non esiste neppure più la famiglia come realtà naturale. In questi giorni in Parlamento, è in discussione il disegno di legge proposto dalla senatrice Cirinnà, che mira, ad istituire anche in Italia il matrimonio omosessuale in tutto e per tutto uguale al matrimonio tra un uomo e una donna, così come riconosciuto e tutelato dalla costituzione. Usa però la furbizia di non chiamarlo con il nome di matrimonio, ma di “ unione civile” in modo tale da renderlo più facile farlo approvare. Le coppie omosessuali, essendo per definizione impossibilitate a dare la vita e dovendo ricorrere all’adozione o all’esternalizzazione della procreazione, vengono strumentalizzate e utilizzate simbolicamente per stravolgere l’esperienza naturale della maternità e paternità, legittimando surrogati e linee di filiazione sradicati da una madre e da un padre. Distruggendo la peculiarità della relazione uomo-donna, si separa la maternità e la paternità dall’atto procreativo, si riduce il figlio ad oggetto del desiderio degli adulti, si rendono i bambini, fin dalla nascita, orfani di genitori viventi, si promuove lo sfruttamento della donna, ridotta a venditrice di ovuli o ad utero da affittare. E’ un momento particolare e delicato della nostra vita pubblica che vede: 1) l’inizio in Parlamento della discussione sul ddl Cirinnà che intende, come detto, legittimare le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Se questo decreto sarà approvato, l’intero diritto di famiglia italiano sarà stravolto, a maggior danno del diritto dei bambini di crescere colo loro papà e la loro mamma, e di non essere trattati come prodotti commerciali. 2) l’inserimento di un emendamento nella riforma della “Buona scuola” per favorire l’introduzione della teoria gender, il cui obiettivo in questo caso, è quello di diseducare,stravolgere,sconvolgere la naturale crescita dei bambini,diffamando e destrutturando la famiglia per proporre modelli culturali e antropologici, come quelli vissuti dalle unioni di persona dello stesso sesso, il quale si completerebbe con l’approvazione del ddl Fedeli che renderebbe obbligatorio l’insegnamento della teoria del gender dall’asilo all’università; 3) la ripresa dell’iter del ddl Scalfarotto contro l’omofobia che chiuderebbe definitivamente la bocca a chi volesse ancora affermare che la famiglia è soltanto una, quella naturale, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Questo momento particolare e delicato della vita pubblica, sollecita la nostra libertà chiama ciascuno alla responsabilità, interpella il nostro desiderio di difendere e promuovere quello a cui teniamo, anche a costo di qualche sacrificio. Per questo motivo il comitato “Difendiamo i nostri figli” ha chiesto ed ottenuto il consenso per una manifestazione, che si terrà a Roma il prossimo 20 giugno in piazza San Giovanni alle ore 15,30, alla quale sono tutti invitati a partecipare senza distinzione di religione, né di appartenenza politica, aperta a tutti, cattolici e laici, credenti e non credenti. Questa manifestazione avrà due obiettivi fondamentali, il primo è quello di contrastare l’avanzata dell’ideologia gender nelle scuole mentre il secondo, è quello di stoppare il ddl Cirinnà, sulla rottamazione della famiglia. Infine a tale scopo il comitato ha attivato anche un sito internet www.difendiamoinostrifigli.it, dove confluiranno documenti e materiali informativi, formativi e normativi.

Fabio D’Amora

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