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Passpartout a Borgo Pio: mixology, cucina, grill e bottega in un palazzetto del ‘500

All’ ombra del cupolone in un bel palazzetto cinquecentesco, sito in Borgo Pio e a due passi dal celebre passetto che collega il Vaticano con Castel Sant’Angelo, ha recentemente aperto, Passpartout un ristorante-grill, cocktail bar e bottega, dotato di un piccolo e accogliente giardino segreto incastonato, tra i palazzi dell’antico quartiere vaticano.

Venerina

Questo è il terzo ristorante gestito dalla Famiglia Marchesani, che capitanata dalla simpatica ed energica nonna Venerina, gestisce da tre generazioni numerose attività ristorative e dell’hospitality in zona. facendo proprio della gentilezza, dell’ospitalità e dell’amore per il cibo, una vera vocazione di famiglia.
Passpartout in particolare vuole distinguersi dai classici ristoranti di cucina romana, e proporsi come un’alternativa di qualità, in una zona molto turistica.

Aperto dalle 11.00 del mattino fino all’una di notte, e con un‘offerta adatta ad ogni momento della giornata, Passpartout proprio come suggerisce il suo nome(che significa una chiave che apre tutte le porte), vuole essere un passpartout per tutti i momenti della giornata, diventando un punto di riferimento per i romani e i turisti di passaggio in città, che tra una Chiesa e un museo, potranno qui piacevolmente ristorarsi, in un locale elegante ma informale, togliendosi l’appetito e la sete, dallo spuntino di metà mattina fino alla cena.
Ho visitato per voi questo nuovo indirizzo, che mi ha colpito per la sua particolare struttura a forma di chiave e il suo menù in bilico tra tradizione romanesca (liberamente interpretata) e contemporaneità, in cui non mancano materie prime di qualità (molisane soprattutto), e incursioni nella cucina internazionale.

L’ambiente e i cocktail:

passpartoutSebbene all’esterno ricordi il classico bistrot, che si può trovare in molte grandi città europee, all’ interno Passpartout è caldo e accogliente, sul soffitto corrono le travi di legno del ‘500, a testimoniare il legame con lo storico edificio in cui sorge il locale, che si snoda con una struttura unica a forma di chiave in diversi ambienti: vi si accede da una discreta porticina a vetri sulla strada, che apre su un piccolo foyer interno occupato quasi interamente da un bel bancone bar, in marmo con dettagli dorati, che domina l’ambiente, circondato da comodi divanetti in pelle che invitano alla conversazione e tavoli in legno scuro, che ritroveremo anche nel resto del locale.

I taglieri
il bancone di Passpartout
Il bancone dove si affettano i salumi ma si preparano anche i cocktail
Conserve in vendita – bottega gourmet

Qui oltre alla colazione, si possono gustare eccellenti aperitivi con taglieri di salumi e formaggi( selezionati da DOL) appena tagliati, e diversi altri prodotti gastronomici (paste, salumi, conserve di pomodoro, liquori, marmellate, sottaceti ecc.) selezionati dai proprietari e qui in vendita come in una bottega gourmet.

Gli arredi hanno un gusto piacevolmente retrò che strizza l’occhio agli anni ’50 come anche la carta da parati.

Il cocktail Rey Whiskey

Sui muri ci sono molte scaffalature con tantissime bottiglie di vini bianchi, rossi, rosè e bianchi, vi sono spumanti e persino liquori. Una vista che suggerisce la chiara intenzione di avere, aldilà del cibo, un occhio di riguardo per il bere bene, e i cocktail in particolare che in carta sono tanti ed insoliti. Proviamo l’ottimo Passetto, con Cognac, tè verde alla menta, succo di limone, confettura di mele renette ed essenza di cannella ma vi suggeriamo di provare anche il Fumè, con Rey Whiskey, liquore al limone, sciroppo di pepe e chiodi di garofano, affumicatura di rosmarino.

L’aperitivo
carni al josper

Dopo l’aperitivo percorriamo un corridoio lungo e stretto, che costeggia la cucina a vista, in cui intravediamo succose carni alla brace che escono dal Josper, vero asso nella manica di questo locale: lo speciale forno a carbone di legna, che coniuga gli aspetti caratteristici del forno tradizionale e della griglia del bbq, per ottenere delle carni arrostite estremamente sugose, ma nello stesso tempo ben abbrustolite come sul bbq e dal gusto leggermente affumicato.

Passpartout
Il piccolo giardino segreto di Passpartout

Al termine della strettoia ci ritroviamo in una prima saletta, che comunica con altre due salette che conservano la stessa calda, intima e raffinata atmosfera. Giunti nell’ultima, attraverso una porta a vetri si può finalmente accedere al bel dehor sul retro (cui facevamo riferimento all’ inizio), in cui nelle sere d’estate sarà sicuramente bello, sorseggiare un aperitivo o cenare romanticamente al fresco nel cuore della città.

Cosa si mangia: i menù di Passpartout

I menù

La proposta gastronomica di Passpartout obbedisce alla volontà di offrire ai propri clienti la soluzione giusta ad ogni momento della giornata, perciò troviamo sia un menù per il servizio h24, sia una carta pensata per la cena cui si aggiunge infine anche un intrigante menù dei dolci, più piccolo nel formato e corredato di una misteriosa chiave dorata (il passpartout) e sembra quasi un diario segreto, pronto a disvelare i tanti golosi dessert.

Tentacolo di polpo al josper -Spezzafame

Esplorando i menù saltano all’ occhio i cosiddetti “spezzafame”, una serie di sfiziosi spuntini (con porzioni non proprio da stuzzichino) rivolti a soddisfare il languorino di chi a metà mattina o prima di cena, si vuole concedere un assaggio appetitoso della cucina. Tra questi ho assaggiato il Tentacolo di polpo al Josper, con cipolla rossa e peperoncino: molto abbrustolito e leggermente affumicato e piccante, piacerà a chi ama i gusti grintosi. Ci sono tra gli spezzafame però anche sapori più delicati, come il Salmone marinato con arancia, vaniglia e crème fraiche al dragoncello, o il Maialino affumicato alla brace con scalogno caramellato oppure il Fritto di alici alla scapece.

A pranzo si ammicca alla clientela internazionale e più frettolosa perciò possiamo scegliere oltre che tra i piatti del giorno, anche tra svariati tipi di hamburger che variano dal pulled pork al veggie burger con spinaci cipolle griliate e salsa di pomdodo, dal burger con carne di pollo spinacini e senape, al Fish burger con calamaro alla brace songino pomodoro e salsa aioli, fino a giungere al burger di manzo guanciale brie pomodoro lattuga e mayonese, alle uova, cucinate in molte varianti, ma ci sono anche appetitose insalate, per chi vuol tenersi leggero senza rinunciare al gusto, come la classica Cesar Salad con il pollo o la Borgo pio ( songino, pecorino, fichi secchi e vinagrette all’aceto balsamico).

Spaghettone alici e pecorino

Tra i piatti del menù principale e della cena, riconoscerete dei cavalli di battaglia della cucina romana, come i rigatoni alla carbonara(qui in una versione del piatto romano che privilegia molto la presenza del formaggio rispetto all’uovo), i pici all’amatriciana, tonnarelli cacio e pepe, e uova al purgatorio. Degno di nota anche lo spaghettone con alici fresche, menta e pecorino.

Passpartout Borgo Pio
La carbonara di Passpartout

Io però ho gustato un piatto di pasta fresca, che nella sua semplicità, mi ha veramente conquistata, ovvero i Ravioli ricotta e limone con pomodorini alla brace e timo (euro 12,00). Qui racchiuso in uno scrigno di pasta all’ uovo fresca (perfettamente al dente e ben eseguita) c’era un tenero cuore di ricotta, la cui dolcezza e quella dei pomodorini del condimento, erano perfettamente bilanciati, grazie ai sentori agrumati del limone, e dalla freschezza intensa del timo.

Passpartout
Ravioli al limone con pomodorini alla brace e timo

Tra i secondi spiccano i piatti di carne e di pesce cucinati con il Josper come il trancio di salmone con patate e salsa olandese (13,00 euro), il galletto alla diavola con patate affumicate alla paprika(15,00 euro), la tagliata di manzo con verdure, e il buon collo di maiale porchettato con ananas alla brace (12,00 euro): a mio parere, tenero lievemente affumicato, e gradevolmente addolcito dall’ananas che sgrassava il palato.

Cremoso ricotta e visciole

I dessert sono molto tradizionali ma rivisti in chiave molto personale dallo chef: ad esempio troviamo un bel Cremoso ricotta e visciole e crumble mandorlato (7,00 euro) che si rifà alla tipica crostata di ricotta e visciole e la rivisita,  la tarte tatin invece si trasforma diventando un biscotto di friabile frolla su cui si adagia la mela che si accompagna alla crema, ma c’è anche il tipico tiramisù.

Carta dei vini ampia e completa cui si aggiunge una selezione piuttosto varia di bianchi, rossi, bollicine e rosati alla mescita.Vi sono anche birre artigianali, liquori e distillati, grappe e amari (ratafia di lamponi,genziana,elisir delle alpi solo per citarne alcuni). The, tisane, caffè e cappuccini per la colazione completano l’offerta beverage.

 

Degno di nota anche il pane fatto in casa e gli squisiti grissini cacio e pepe.

 

Grissini cacio e pepe e pane fatti in casa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il servizio è sempre sorridente e cortese, e se vi capita d’ incontrare la matriarca Venerina, c’è anche il bonus simpatia.

 

lo staff

 

 

 

 

 

 

 

 

Passpartout

Dove:Borgo Pio, 50, 00193 Roma RM
Orari:Aperto ⋅ Chiude alle ore 23:30
Per informazioni: tel. 06 4041 2368

articolo di Valentina Franci

Circa Valentina Franci

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