Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a margine del suo intervento alla scuola Cristoforo Colombo di Buenos Aires (Argentina), 15 febbraio 2016. ANSA/UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI-TIBERIO BARCHIELLI +++ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING+++

Renzi in Argentina: ‘Nazioni sorelle che avranno un ruolo nell’ economia globale’

Poco dopo essere atterrato a Buenos Aires, il premier Matteo Renzi ha, in una cerimonia, deposto una corona di fiori presso il monumento al generale San Martin nella capitale argentina. Ad attendere Renzi c’erano, tra le altre autorità, la ministro degli esteri Susana Malcorra e il sindaco della città, Horacio Rodriguez Larreta. Conclusa la breve cerimonia, il premier è stato salutato con un ‘bravo Matteo’ da un gruppetto di turisti italiani presenti sul posto. La visita di Matteo Renzi rappresenta per noi un simbolo, un gesto, importante dell’ apertura al mondo che l’Argentina sta portando avanti in questa fase, ha sottolineato alla stampa il sindaco della città di Buenos Aires, Horacio Rodriguez Larreta. L’Argentina e l’Italia condividono un grande valore. Sono due Paesi vicini, in questo caso direi qualcosa di più, possiamo essere cugini con i francesi, con l’Argentina parlerei di ‘sorelle’, ha detto il premier nel suo intervento alla Scuola Cristoforo Colombo di Buenos Aires, in cui ha lungamente scherzato con gli studenti che frequentano l’istituto italiano. L’incontro è stato organizzato con gli studenti italiani e italo-argentini, la comunità italiana e i suoi rappresentanti istituzionali: ‘Io mi devo innanzi tutto scusare per il ritardo, di oggi e di questi ultimi 18 anni in cui il governo non è venuto con il presidente del Consiglio in Argentina. In realtà c’è anche un altro motivo per cui devo scusarmi con i ragazzi delle scuole, perché oggi è vacanza in Argentina. Vi hanno costretto a venire qui! Vorrei darvi il mio abbraccio, la mia solidarietà e il mio affetto’. Argentina e Italia possono fare tante cose insieme, in tanti settori e vedrete nei prossimi mesi quante visite, incontri e delegazioni. Ma prima di parlare di affari, di cooperazione culturale, dello sport, del calcio voglio dirvi che qui mi sento come a casa: ‘L’austerity ha messo a rischio il futuro dei giovani, servono risposte coraggiose ed abbiamo bisogno di poter essere padroni del nostro futuro senza imposizioni dall’esterno. L’argentina lo può fare in America Latina e l’Italia lo deve fare in un Ue che ha bisogno di scrollarsi di dosso la polvere del passato. Penso agli oltre 3 milioni emigranti italiani che hanno fatto diventare l’Argetina un paese forte. Oggi con 900mila italiani, quella argentina è la più comunità più numerosa di italiani nel mondo. Ci sono più italiani a Buenos Aires che a Bologna evorrà dire qualcosa’. Che Renzi abbia deciso di venire e partecipare ad una serie di atti, alcuni dei quali con la comunità italiana, altri con imprenditori e con il settore dell’industria rappresenta per noi un grande gesto, ha dichiarato il ministro degli Esteri, Susana Malcorra, definendo la visita una grande opportunità per il paese. Le nostre relazioni con l’Italia erano ferme già da molti anni e questa è una grande opportunità per tutti gli argentini.

Cocis

 

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