Il mercato immobiliare tra mutui e clausole che possono complicare la vita

Il mercato immobiliare e quello dei finanziamenti immobiliari, è in continua evoluzione, trovare un mutuo conveniente significa poter scegliere una soluzione che abbia delle condizioni favorevoli ( come i tassi di interesse), che ci permettono di restituirlo senza cadere in insolvenza bancaria. Secondo un’indagine del bollettino mensile dell’Abi, nei primi cinque mesi del 2015, si è registrato un aumento nell’erogazione di mutui e un lieve miglioramento della dinamica dei prestiti a famiglie e imprese. Per le nuove erogazioni di mutui, per l’acquisto di immobili, si legge nel rapporto, si è registrato un incremento annuo del + 64,4% rispetto al medesimo arco temporale dello scorso anno. Nello stesso periodo, le nuove operazioni di credito al consumo hanno segnato un incremento del + 11%. Lo studio effettuato dall’Abi, dà buone notizie per il fronte dei prestiti, perché a giugno 2015, si è registrata una crescita dei prestiti bancari, sia a imprese che a famiglie, questo risultato di giugno 2015 viene definito dall’Abi come il miglior risultato da aprile 2012. Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi i prestiti all’economia sono passati da 1673 a 1883 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1279 a 1415,5 miliardi di euro. Il rapporto presentato dall’Abi, evidenzia come nel mese scorso il totale dei finanziamenti in essere ha presentato una variazione prossima allo zero, -0,1% su giugno 2014 e di -0,6% su maggio, migliore rispetto al picco negativo di 4,5% di novembre 2013. Nel mese di giugno si è registrato da un lato, un calo per quanto riguarda la raccolta delle obbligazioni a lungo e medio termine, e dall’altro un aumento dei depositi che salgono nel 2015, di 47,5 miliardi di euro, rispetto al 2014. Infine, il tasso medio sul totale dei prestiti del mese di giugno 2015 è arrivato ai minimi storici, con un risultato pari al 3,42%. Il tasso medio sulle operazioni di finanziamento alle imprese, si è collocato al 2,10%, il valore più basso dall’anno 2010, il tasso medio, invece per le nuove operazioni per acquisto della casa si è attestato al 2,75%. Interessante, a tal proposito, notare come sul totale delle nuove erogazioni di prestiti e mutui, quasi i due terzi dei clienti hanno scelto un tasso di interesse fisso anziché variabile.

Fabio D’Amora

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