Il Jobs Act passa alla Camera

Sì dell’Aula della Camera al Jobs act. Il testo, approvato a Montecitorio con 316 sì, 6 no e 5 astenuti, torna al Senato. L’opposizione non ha partecipato al voto. Poco prima della votazione finale, tutti i deputati dell’opposizione hanno lasciato l’Emiciclo. Hanno votato sì al Jobs act 250 deputati Pd, 22 di Sc, 16 di Ncd, 14 del Misto, 12 di PI. In tutto, 1 della Lega, 1 di Fratelli d’Italia. “La Camera approva il jobs act. Più tutele, solidarietà e lavoro”. Così Matteo Renzi ritwitta la valutazione del gruppo Pd della Camera sul jobs act. “Le parole di Renzi non aiutano la pace sociale. Alimenta le tensioni sovversive e corporative”, afferma il deputato del Pd Stefano Fassina alla Camera nel corso della conferenza stampa della minoranza Pd sul Jobs Act. Tentata anche una contestazione dalle tribune del pubblico dell’Aula della Camera, probabilmente da esponenti della Fiom, durante il dibattito finale sul jobs act. Mentre parlava Lello Di Gioia (Psi), alcuni spettatori con addosso magliette rosse della Fiom sotto la giacca si sono avvicinate al parapetto. Il vicepresidente Luigi Di Maio ha ordinato ai commessi di allontanarli dalla tribuna. Spuntano anche i cartelli dei deputati M5S con la scritta “Licenziact”. La presidente Laura Boldrini ne ha ordinato la rimozione ai commessi.

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