Una veduta di Palazzo Chigi dove è in corso un nuovo vertice di governo sul testo del decreto di Agosto, Roma 6 agosto 2020. MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA

Spesi dal governo oltre il 99 per cento dei fondi disponibili

Il governo Meloni, come riporta  in un articolo de Il Sole 24 Ore, le risorse messe a disposizione sono state 102,58 miliardi su 103,52, ovvero oltre il 99% di quelle previste per gli esercizi finanziari del biennio 2022-2023. Questa cifra sale a oltre 110 miliardi grazie agli 8,17 miliardi liberati dal governo.

Governo al lavoro anche su un tema cruciale come la ex Ilva. Secondo quanto emerso dall’incontro  tra governo e sindacati, si sta lavorando a un «divorzio consensuale» tra Invitalia (socio pubblico che fa capo al Mef) e il gruppo Arcelor Mittal e i legali delle parti tratteranno fino a mercoledì 17, quando per giovedì 18 è attesa una nuova convocazione dei sindacati a Palazzo Chigi. E proprio per trovare un accordo consensuale, secondo il quotidiano la Repubblica, Invitalia potrebbe comprare per 400 milioni di euro la quota di Mittal in Acciaierie d’Italia, che sarà pari al 40% dopo la conversione in capitale dei 680 milioni che lo Stato ha versato a inizio 2023.

Il gruppo franco-indiano, secondo il quotidiano, potrebbe anche accettare una cifra leggermente più bassa per uscire dalla partita. Sempre secondo Repubblica, la base di riferimento sarebbe la valutazione della società fatta da Enrico Laghi e verificata da Kpmg alla fine del 2020, in occasione dell’ingresso di Invitalia. Allora il valore delle azioni era di 1,050 miliardi.

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