Chiede 140mila euro di parcella, gliene spettano 10mila: il singolare caso dell’ avvocato Ugo Patroni Griffi

La sua parcella sfiorava i 140mila euro ma, nei fatti, gli ‘spetta’ solo la dodicesima parte della somma richiesta.

Chissà come l’avrà presa il professor Ugo Patroni Griffi – super avvocato esperto con un cv di undici pagine fitte di titoli, incarichi e pubblicazioni, attuale presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale di cui fanno parte i porti di Termoli, Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli – incaricato quattro anni fa dall’Azienda sanitaria regionale per difendere l’Asrem dall’aggressione ipotecaria sugli immobili avviata dall’Agenzia delle Entrate per conto dell’Inps.

La questione parte da molto lontano: nel 2002, ai dipendenti delle Asl (non esisteva ancora l’azienda unica) venne sospeso il prelievo dei contributi Inps dallo stipendio. Contributi che poi si sono dovuti restituire a rate, cosa che i dipendenti e non il datore di lavoro hanno fatto. Questione ulteriormente complicata dal fatto che, nel frattempo, le Asl sono diventate azienda unica.

Una voragine da 90 milioni, ridotta a 34 quando la Regione (di recente) ha aderito alla procedura di rottamazione.

Ma, ad ogni modo, soldi – tanti soldi – e una battaglia lunga e complicata anche dal fatto che a fronte di rate annuali milionarie non onorate, l’Inps ha deciso di passare alle maniere forti e aggredire il patrimonio immobiliare di proprietà dell’Asrem avviando la procedura dell’iscrizione ipotecaria comunicata poi dall’Agenzia delle Entrate.

E così l’Asrem (sebbene si sia chiarito che questo debito sia in capo alla gestione liquidatoria delle vecchie Asl e quindi in capo alla Regione) si è dovuta difendere e con provvedimento dell’allora direttore generale nel 2019 ha nominato l’avvocato professore Ugo Patroni Griffi e impugnato davanti al Tribunale di Campobasso la comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria, limitatamente alla parte in cui viene appunto comunicata l’azione finalizzata al recupero dei contributi che l’Inps avrebbe dovuto incassare ma sospesi a causa del terremoto.

L’opposizione è stata rigettata ad inizio gennaio e il Tribunale ha condannato l’Asrem al pagamento, in favore dell’Agenzia delle entrate, delle spese di lite.

A fine ottobre però, l’avvocato professore Patroni Griffi, in relazione proprio al giudizio, ha richiesto a titolo di compenso professionale il pagamento di 95mila 672,98 euro oltre agli oneri accessori. Totale? 139mila 598,37 euro.

L’Asrem ha risposto picche: nel momento in cui è stato conferito quell’incarico – la sintesi del ragionamento – era vigente una nuova regolamentazione per l’affidamento degli incarichi professionali ad avvocati esterni.

Motivo per il quale la richiesta economica avanzata dall’avvocato non può essere soddisfatta poiché lo stesso professionista non ha tenuto conto di quanto previsto all’atto di conferimento degli incarichi.

E così, tabella alla mano, la parcella sprofonda a 7mila 500 euro più oneri accessori per un totale di 9mila 218 euro, 40 centesimi.

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