Ppe e Tajani: ‘Forza Italia e il suo leader stanno con la Nato e contro Mosca’

Antonio Tajani, giunto a Bruxelles per il vertice del Ppe,  fuga ogni ombra sulla collocazione internazionale di Forza Italia. Un passaggio necessario, il suo, dopo la diffusione ieri dell’audio con impressa la voce di Silvio Berlusconi  il quale, parlando ai deputati del suo partito, esprimeva considerazioni sulla guerra, su Putin e su Zelensky che sollevavano un vespaio polemico. A tal punto virulento da rimettere in discussione la probabile nomina di Tajani a ministro degli Esteri del futuro governo guidato da Giorgia Meloni. Anche per questo il coordinatore di FI ha utilizzato espressioni molto nette per la sua dichiarazione, pronunciata prima in inglese e poi in italiano.

«Sono qui – ha detto – per confermare ancora una volta la posizione del leader del mio partito, del mio partito e la mia personale, totalmente a favore della Nato, a favore delle relazioni transatlantiche, a favore dell’Europa e contro l’inaccettabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia». Quindi ha aggiunto: «Un conto è la ricerca della pace, un conto sono i rapporti di amicizia che Berlusconi ha avuto in passato con Vladimir Putin». Ma, ha spiegato, «questo non cambia la nostra posizione politica. Credo che tutti quanti siano rimasti soddisfatti dei nostri chiarimenti e siano convinti della nostra posizione, sennò non starei qui». Parole che sembrano aver archiviato il vespaio polemico.

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