L’Unione Europea ha reagito con fermezza alle nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti su acciaio e alluminio, mettendo sul tavolo contromisure per 26 miliardi di euro. Bruxelles non ha perso tempo: la Commissione ha parlato di un’azione “mirata e bilanciata” per contrastare le barriere commerciali decise da Washington.
Il provvedimento è arrivato in risposta ai dazi del 25% che l’amministrazione statunitense ha applicato su metalli strategici, innescando un’escalation che segna un punto di svolta nelle relazioni commerciali. La posta in gioco è alta: si tratta non solo di una battaglia tariffaria, ma di un braccio di ferro economico che ridefinisce i rapporti tra le due sponde dell’Atlantico.
La Commissione riattiverà dal primo aprile le misure del 2018 e 2020, mentre nuove tariffe entreranno in vigore da metà aprile dopo la consultazione con gli Stati membri. L’Europa intende allineare il valore delle contromisure a quello delle restrizioni statunitensi, mantenendo aperta la porta al dialogo con Washington. Se emergerà un’intesa per regolamentare il mercato dell’acciaio e dell’alluminio, le misure potranno essere revocate.