Volto dell’Italia in Europa, agli Affari economici per l’esattezza, Paolo Gentiloni, ex premier in quota Pd, ha parlato dell’Unione europea presentando i suoi piani e quelle che dovranno essere le priorità del governo di Roma. La priorità è quella di rinsaldare i rapporti con Bruxelles dopo il terremoto della Lega, che ha esasperato i rapporti con molte nazioni dell’Unione europea: ‘L’Italia deve tornare a occupare il ruolo che deve avere uno dei tre grandi paesi fondatori dell’Ue’.
Intervenuto ai microfoni de ‘La Stampa’, Gentiloni ha parlato del ruolo ruolo che normalmente deve avere uno dei tre grandi Paesi fondatori e delle tre grandi economie europee: ‘È importante che questo nuovo inizio sia un messaggio ai cittadini italiani affinché si diffonda l’idea che l’Europa non è il nostro problema ma è il nostro unico futuro. Possono esserci momenti di recessione ma siamo di fronte a un periodo di crescita prolungata’.
Paolo Genitloni si è concentrato sulla situazione economica della zona euro facendo sapere che possono esserci momenti di recessione, ma in generale siamo di fronte, dopo un periodo di crescita prolungata, ad una prospettiva di rallentamento, di una debolezza che si prolunga più del previsto. La soluzione, secondo il commissario Ue in Italia è riprendere la via della crescita rendendola più sostenibile sul piano sociale ed ambientale.
Nella parte conclusiva della sua intervista l’ex premier ha spiegato quelle che saranno le sue mosse: ‘Cercare di far funzionare al meglio gli strumenti che servono all’intera Unione: confronto sulle politiche di bilancio, funzionamento del sistema monetario, investimenti, tasse e misure sociali. Battere le diseguaglianze, promuovere il ‘Green Deal’, realizzare la Web tax e una riforma di Dublino sui migranti.
Una delle missioni affidate da von der Leyen a Gentiloni è di guidare il lavoro per definire un’assicurazione europea contro la disoccupazione con l’obiettivo di proteggere i cittadini europei dai rischi che corrono sui posti di lavoro a causa di situazioni di crisi, degli choc dall’esterno, una partita che lo stesso neocommissario definisce di enorme valore concreto e simbolico. L’altro pilastro per sostenere lo sviluppo è appunto il Green Deal, ‘una delle sfide più rilevanti di questa Commissione’ la definisce Gentiloni, e la bandiera della sostenibilità ambientale deve essere presente in tutti i nostri sforzi.
Nel suo chiaro orientamento europeista sostiene Gentiloni, il nuovo governo italiano ha annunciato sin da subito di voler entrare nel gruppo di testa di Paesi che lavorano per ridurre le emissioni di CO2, cosicché il mio contribuito – aggiunge il Commissario Ue – sarà nel cercare di far funzionare al meglio gli strumenti che servono all’intera Unione. E tra questi obiettivi ci sono il confronto sulle politiche di bilancio, il funzionamento del sistema monetario, investimenti, tasse e misure sociali, lavorando a fianco del vicepresidente Dombrovskis.