Fusione dei comuni in Trentino

Prosegue il processo di riforma che sta trasformando la geografia istituzionale del Trentino. La Giunta provinciale, su proposta dell’assessore agli enti locali Carlo Daldoss, ha espresso parere favorevole ad altri dieci progetti di fusione, di cui due per aggregazione. I pareri saranno ora trasmessi alla Giunta regionale che, accertata la regolarità delle diverse istruttorie, indirà i referendum con cui le popolazioni interessate si esprimeranno sulle proposte. Fino al 2009 i comuni trentini erano 223; ad oggi sono 178. Il numero è il risultato della riorganizzazione istituzionale che è stata avviata dalla Provincia autonoma di Trento con il supporto delle amministrazioni e dei consigli comunali. Il processo, ancora in atto, ha portato, il primo gennaio 2010, alla costituzione dei primi comuni nati dalle fusioni. Altri comuni sono nati nel 2015 e, soprattutto, nel 2016. Se si concluderanno con esito positivo anche i progetti di aggregazione e fusione in corso, i comuni trentini potrebbero scendere di altre 24 unità, arrivando al numero di 154.

 

I provvedimenti adottati oggi riguardano l’istituzione dei nuovi comuni di:

 

– Malé Val di Sole (mediante la fusione dei comuni di Malé, Caldes, Croviana, Cavizzana e Terzolas);

 

– Alta Val di Non (mediante la fusione dei comuni di Castelfondo, Fondo, Malosco e Ruffré Mendola);

 

– Cavalese Castello Molina di Fiemme (mediante la fusione dei comuni di Castello-Molina di Fiemme e Cavalese);

 

– Dro Drena (mediante la fusione dei comuni di Drena e Dro);

 

– Maddalene (mediante la fusione dei comuni di Bresimo, Cis, Livo e Rumo);

 

– Novella (mediante la fusione dei comuni di Brez, Cagnò, Cloz, Revò e Romallo);

 

– Terre d’Adige (mediante fusione dei comuni di Nave San Rocco e Zambana);

 

– Tesero Panchià (mediante la fusione dei comuni di Panchià e Tesero);

 

– la fusione per aggregazione del comune di Faedo in quello di San Michele all’Adige;

 

– la fusione per aggregazione del comune di Sfruz in quello di Predaia.

 

Il 15 gennaio scorso la Giunta provinciale aveva espresso parere favorevole alla nascita del comune di Ville di Fiemme (dalla fusione di Varena, Daiano e Carano) e all’aggregazione con Castel Ivano dei comuni di Ivano Fracena e Samone.

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