Covid: al via l’accordo per i tamponi rapidi da medici e pediatri

La Conferenza Stato-Regioni ha approvato anche l’intesa sul rinnovo degli Accordi Collettivi Nazionali per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta. L’intesa è finalizzata a rafforzare le attività territoriali di diagnostica di primo livello e di prevenzione della trasmissione di Sars-Cov-2. Lo rende noto il ministero per gli Affari Regionali. Il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, infatti ha presieduto stamane in videoconferenza le sedute straordinarie della Conferenza Unificata e della Conferenza Stato Regioni.

“Con la ratifica in sede di Conferenza Stato-Regioni di oggi, ora possiamo dare il via alla fase operativa dell’Accordo per l’esecuzione dei test rapidi di accertamento del Covid da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri” di libera scelta: lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.

Oggi la Campania ha registrato 3186 persone positive al Covid su 18650 tamponi. Lo ha reso noto il governatore della Campania, Vincenzo de Luca, in diretta Facebook che parla di “fortissimi ritardi delle decisioni del Governo fatte con la logica del mezzo mezzo che scontenta tutti e non risolve problemi”. “C’è una sottovalutazione grave della pesantezza dell’epidemia oggi e quindi tempi di decisione incompatibili con la gravità dell’epidemia, sta perdendo tempo prezioso”. “Nessuno si permetta di immaginare misure mezze mezze, per il livello di gravità del contagio le uniche misure non solo serie ma efficaci sono misure di carattere nazionali”. Così in diretta Fb il governatore della Campania in merito ad ipotesi di lockdown per Napoli. “Il resto è tempo perso – ha aggiunto – ci sono regioni nelle quali le percentuali sono enormemente superiori a Napoli. Nessuno dica oggi stupidaggini, le uniche misure sono di carattere nazionale, il resto sono cose intollerabili”. A partire da lunedì e fino al 14 novembre nella Regione si fermeranno anche le scuole dell’infanzia secondo una nuova ordinanza. Quanto alla situazione degli ospedali De Luca ha fatto sapere che “ci sono condizioni di stress per ricoveri e posti letto negli ospedali non per le terapie intensive”.

“In questi giorni stiamo registrando in tutte le regioni un aumento esponenziale della pressione sull’emergenza territoriale 118, così come sui reparti ospedalieri di area critica. E’ in crescita l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva: le nostre ambulanze trovano difficoltà sempre maggiori nella presa in carico da parte dei presidi ospedalieri dei pazienti, sospetti o positivi al virus, o affetti da altre patologie. Sono enormemente rallentati anche i percorsi dell’emergenza-urgenza ordinaria”. Lo ha detto il presidente nazionale del 118 Mario Balzanelli. Il presidente del 118 sottolinea inoltre: “Non è vero che in ospedale ci stanno andando le persone con situazioni acute minori (i cosiddetti codici verdi). La gente ha il terrore di contrarre il virus in ospedale e non chiama il 118 se ha sintomi che non siano gravi”.

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