L’Is ha un nuovo emiro, tra i suoi obiettivi c’è Roma. Alfano rassicura: ‘la prevenzione funziona’

Abdel Qader al Najdi è il nuovo ‘emiro’ in Libia dell’autoproclamato califfo Abu Bakr al-Baghdadi. Lo rivela l’ultima edizione del settimanale dell’Is ‘al Nabaa’, che intervista proprio il successore dell’ex emiro, Abul-Mughirah al-Qahtani, ucciso quest’ultimo in un raid Usa nei pressi di Derna a metà novembre dell’anno scorso. Al Najdi (che dal cognome di battaglia potrebbe essere di nazionalità saudita) si augura che ”i soldati dell’avanguardia del Califfato in Libia possano essere tra i conquistatori di Roma”.

In onore del defunto ‘emiro’ ed ex prigioniero del carcere iracheno di Abu Ghraib, l’Is aveva chiamato ‘la battaglia di al-Qahtani’ gli attacchi sferrati a cavallo tra la fine dello scorso anno e l’inizio del nuovo nella regione della “mezzaluna petrolifera” libica.

Intanto, proprio oggi la Digos di Campobasso ha arrestato un giovane imam che progettava di fare un attentato a Roma. Al riguardo il ministo degli Interni, Angelino Alfano, ha detto al termine della question time alla Camera che il rischio zero non esiste ma che l’arresto dimostra come il sistema di prevenzione funzioni. Alfano ha poi cercato di serrare le fila esortando il Governo a non distrarsi, aggiungendo che le forze dell’ordine monitorano in maniera severa tutti i centri e i luoghi dove si può fare proselitismo e dove può avvenire “teoricamente il reclutamento”.

Circa Alessandro Moschini

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