Dossieraggio e Striano: ‘Parlerò ai giudici e dirò loro la verità’

Il tenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano nega l’attività di dossieraggio sui politici e il pressing per una commissione parlamentare d’inchiesta si fa sempre più forte.

Il Giornale racconta le interrogazioni di Striano sui candidati del centrodestra alla vigilia delle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Prima Andrea Delmastro, poi Chiara Colosimo. Quindi Marta Fascina e Tommaso Foti (che risale al 20 ottobre). Mentre il governo Draghi sta per cadere e si parla di elezioni, il finanziere interrogava i database delle forze dell’ordine su quattro candidati. E, secondo il quotidiano, poi passava i dati a Giovanni Tizian di Domani. Un’altra impennata di ricerche si registra tre mesi dopo, quando cominciano a girare liste di ministri. Proprio il 20 ottobre, mentre Sergio Mattarella affida a Giorgia Meloni il compito di formare il nuovo governo, Striano interroga i database su Guido Crosetto, Gilberto Pichetto Fratin, Giuseppe Valditara, Marina Calderone e Giovanbattista Fazzolari. Ovvero tutti componenti dell’attuale governo.

il finanziere Pasquale Striano, indagato a Perugia nell’indagine su una presunta attività di dossieraggio contro politici, imprenditori, rompe il silenzio e annuncia di voler dare la sua versione dei fatti.

“Risponderò davanti ad un giudice, poi vedrai che succederà. Ho fatto il mio lavoro con dignità e professionalità assoluta e con i miei metodi, non quelli dei burocrati”, queste le sue parole inviate in un messaggio Whatsapp al quotidiano ‘Il Giornale’.

Striano, secondo le ipotesi investigative riferite al Parlamento dal Procuratore di Perugia Cantone e dal Procuratore nazionale Antimafia Melillo, insieme al pm della Direzione Nazionale Antimafia e antiterrorismo Antonio Laudati avrebbe sfruttato la banca di dati sensibili a disposizione della super struttura investigativa accedendo a migliaia di informazioni riservate relative a centinaia di persone. E avrebbe conservato notizie riservate e dati sensibili su queste persone raccolti e catalogati in un diario privato.

La Procura di Roma apre un secondo filone d’inchiesta, per i furti di notizie avvenuti anche dopo il trasferimento di Striano.  Cantone ascolterà gli altri indagati a Perugia (sono 15) fra cui il pm Laudati. Pronto a riferire anche Crosetto.

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