Anna Maria Cancellieri, neo ministro dell'Interno

Cancellieri: lotta alla mafia e immigrazione. “Servo lo Stato non un partito”

Diretta, concreta e sobria. I giri di parole non fanno parte del suo baglio. “Non sono un politico ma un servitore dello Stato”. “Parlo solo se ho da dire qualcosa”. Si presenta così il neo ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. Che l’aria sia cambiata al Viminale è dimostrato anche dalla sua prima richiesta: un’automobile di marca italiana. Ma non è stato possibile accontentarla perché il Viminale si serve solo di auto straniere “assegnate con una regolare gara d’appalto”, tiene subito a precisare. “L’unica auto italiana disponibile ha 150 mila km e c’è il rischio che mi lasci a piedi”. Il ministro, durante la conferenza stampa al Viminale, segue alla lettera la consegna del silenzio imposta a tutti i membri dell’esecutivo dal premier Mario Monti. E’ concreta e subito lo dimostra. “Parleremo – spiega – quando avremo qualcosa da dire, per comunicare i fatti”. Sulla sua scrivania ci sono varie problematiche da risolvere con la massima urgenza, ma il prefetto ora si concentrerà soprattutto su due dossier. Lotta alla mafia e immigrazione. Venerdì sarà a Palermo per incontrare i prefetti siciliani ed aprire la sede distaccata dell’Agenzia per i beni confiscati alla criminalità organizzata. “Ci sarà attenzione da parte nostra a questo problema, è una grande sfida”.

C’è poi la ‘grana’ del Consiglio di Stato che ha ‘bocciato’ il piano nomadi dell’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni. “E’ una delle nostre priorità, la sentenza sta sul mio tavolo e presto faremo qualcosa”, dice il ministro. Ma ci sono anche i tagli alle forze dell’ordine, “presto ascolteremo le istanze dei sindacati”. La Tav “si farà non si può tornare indietro”, ma la Cancellieri auspica un clima più sereno. Poi un accenno alle vicende politiche. Il ministro conferma che nel consiglio dei ministri di venerdì ci sarà la nomina dei sottosegretari. E si sbilancia sul suo dicastero. “Credo che per l’Interno ce ne vogliano almeno due, vista la vastità di competenze che abbiamo”. Lei, la ministra concreta e diretta, tiene a precisare il suo profilo tecnico. “Noi – sottolinea – non dobbiamo avere una linea politica, non siamo stati eletti, io non ho un partito alle spalle ne’ un programma politico da illustrare. Farò quindi il mio dovere, allo stesso modo di quando sono stata chiamata a fare il commissario: sono qui per servire il Paese”.

Ma la “prefetta di ferro” tiene a voler segnare la sua discontinuità rispetto al precedente Governo. “Credo – rileva la Cancellieri – che il Paese si aspetti da noi un comportamento sobrio, siamo qui per dare risposte concrete, non per fare annunci. Siamo però pronti ad ascoltare tutti. Nei prossimi giorni intendo incontrare gli ex ministri dell’Interno: il loro bagaglio di esperienze sarà utile”.

Eugenio Bernardo

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