Amianto: nel Milanese mappatura con i droni, 186 tetti sospetti

Una mappatura della presenza dell’amianto sui tetti della citta’. E’ stata realizzata grazie ai droni durante il periodo di blocco degli aeroporti di Linate e parzialmente di Bresso a causa dell’emergenza Coronavirus. L’Amministrazione comunale di Cinisello Balsamo, comune dell’hinterland milanese, ha sfruttato il periodo del lockdown per accelerare un progetto di impiego dei droni per inventariare gli edifici che potenzialmente presentano problemi legati alla presenza di amianto. E’ stata richiesta la dovuta autorizzazione al sorvolo da parte di Enac, cosi’ da non interferire col traffico aereo, I droni utilizzati erano dotati di un’attrezzatura ottica molto sofisticata (4cm/pixel) e hanno permesso, attraverso algoritmi e l’analisi spettrografica delle coperture, di individuare 186 coperture (per un totale di 62.950 mq), alcune delle quali mai segnalate dai proprietari, con la sospetta presenza di materiali basati sul famigerato Eternit o suoi derivati, che corrisponde a 944 tonnellate di materiale ancora da smaltire.

L’algoritmo e l’analisi spettrometrica ha permesso anche di classificare in tre categorie lo stato di degrado delle coperture individuate, in pessimo, scadente e discreto, per cui e’ stata redatta anche una mappa di rischio potenziale per le aree circostanti e le priorita’ di intervento. “Il dato assoluto non deve spaventare eccessivamente – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Enrico Zonca – poiche’ a Cinisello Balsamo il rapporto materiali contenenti amianto in metri quadri per abitante e’ di 0,82: un valore che pone la citta’ nella fascia di rischio medio-basso”. “Questo importante progetto ha permesso finalmente di fissare la situazione reale della citta’, cosi’ da poter intervenire e risolvere il problema dello smaltimento e della sostituzione dei materiali di copertura” ga aggiunto. Partendo dalle 24 coperture che presentano uno stato di degrado “scadente”, verra’ attivata in tempi brevi la procedura nei confronti dei proprietari di richiesta di una relazione specifica e delle azioni previste per la rimozione. Questo periodo potrebbe essere particolarmente conveniente per interventi di questo tipo, dato che, oltre agli incentivi per la rimozione dell’amianto, ci sono altre opportunita’ fiscali per riqualificare i tetti introducendo anche forma di produzione di energia alternativa, come i pannelli fotovoltaici o il solare termico. Se queste operazioni fossero accompagnate anche da un’azione di risparmio energetico, si potrebbe anche accedere al superbonus del 110%, suggerisce l’amministrazione, previsto nel DL Rilancio.

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