Torino: proteste contro divieti movida, 4 agenti feriti. Scontri nel quartiere Vanchiglia, due manifestanti fermati (Credito foto: collaboratrice Irene Fama')

Tensione a Torino nei luoghi della movida. Agenti aggrediti

TORINO.  Una giovane attivista del centro sociale Askatasuna è stata denunciata per gli scontri a Torino durante i controlli di polizia sulla movida. I reati sono resistenza, lesioni e violenza a pubblico ufficiale. La posizione di altre persone è al vaglio degli investigatori. Per ricostruire l’accaduto un pubblico ministero della procura sta ascoltando numerosi testimoni. Al termine dei controlli due commissari di polizia sono stati accerchiati e picchiati da un folto gruppo di contestatori: uno di loro, colpito da un calcio al torace, ha una costola incrinata. Subito dopo è scattata la carica del reparto mobile.

‘Gli spazi comuni della città sono aperti e appartengono alla cittadinanza, tutta. Essere sindaca di una città al servizio dei cittadini e delle cittadine significa garantire una civile convivenza all’interno di questi spazi che devono essere sicuri, vivibili e accessibili. Per questo, quello che è successo ieri sera e negli ultimi giorni non si deve più ripetere’, la sindaca di Torino, Chiara Appendino, commenta così, su Facebook, gli scontri tra centri sociali e polizia di ieri notte a Torino.

 

Tra residenti ed esercenti della zona non si parla d’altro. Ed è grande la preoccupazione per una tensione che negli ultimi giorni sembra non arrestarsi. In tanti puntano il dito contro quella ordinanza assurda, che vieta la vendita e il consumo di alcolici in bottiglie di vetro dalle 20.

Davanti alla violenza degli agenti, anche solo simbolica,  è la versione di Giulia, del centro sociale Askatasuna,  abbiamo organizzato un presidio. Perché le strade e i quartieri sono di chi li abita e noi scenderemo sempre in piazza contro la polizia, che rappresenta politiche sempre più violente e repressive.

Le forze dell’ordine rispondono solo alle vostre provocazioni, ribatte un residente della zona. Quando ho visto le divise ho pensato che, fortunatamente, non avevano ceduto all’affronto della scorsa settimana, quando un gruppo di carabinieri impegnati nei controlli è stato circondato dai giovani dei centri sociali. Sono partiti i cori ma i clienti dei locali seduti ai tavoli non li hanno seguiti. Poi, in un attimo, la tensione si è alzata,   conclude la residente,  e tutto è degenerato.

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