Sanremo: finalissima hot tra imprevisti e colpi di scena

Sanremo. Dalla nostra inviata, Teresa Lucianelli
Pubblico sbigottito per l’anticipazione da parte di Sky del vincitore 2020. Comunque, è Rosario Fiorello a vincere moralmente la 70esima edizione del Festival della Canzone italiana di Sanremo, e insieme a lui Amadeus col quale incassa il 60,6% di share, un ambito traguardo, mai più raggiunto finora dal lontano 2002, conduzione Pippo Baudo. Ufficialmente il premio per questa edizione va a Diodato con “Fai rumore”. Piazza d’onore a Francesco Gabbani per “Viceversa”; nella terza posizione sul podio, i Pinguini Tattici Nucleari con “Ringo Starr”.
Tra sabrage d’eccellenza e manifestazioni varie legate alla competizione canora e ai suoi protagonisti
Ascolti boom per la finalissima del Festival di Sanremo l’edizione 2020, la settantesima, condotta da Amadeus e Fiorello superstar: in share sbanca con il risultato più alto dal 2002 condotto da Pippo Baudo, con Manuela Arcuri e Vittoria Belvedere.
Momento clou alle 21.45 con 15.367.000 telespettatori durante l’esibizione di Irene Grandi e non del vincitore dell’edizione 2020, Diodato, con la sua “Fai rumore” – da settimane tra i favoriti – che strappa la vittoria a un altro dei massimi papabili, Francesco Gabbani interprete di “Viceversa”; nella classifica finale davanti ai Pinguini Tattici Nucleari, terzi con “Ringo Starr”.
Bilancio d’eccezione: 11.477.000 telespettatori con il 60,6% di share, senza contare gli ultimi 36 minuti di show.
In particolare, la prima parte (dalle 21.32 alle 23.52) 13.638.000 con il 56,8%, la seconda (dalle 23.59 alle 2) 8.969.000 con uno share del 68,8%.
Con dei risultati del genere è chiaro che a vincere il Festival sono gli amici Fiorello e Amadeus, il grande mattatore protagonista assoluto è il conduttore ufficiale: entrambi hanno scommesso tutto su questo Festival e hanno avuto ragione.
Insieme, l’hanno spuntata alla grande, in barba alle tante polemiche e ai tentati sabotaggi, firmando un Festival chiaramente nazionalpopolare – ovvero per tutti – di successo perché coinvolgente e piacevole, grazie soprattutto allo showman siciliano che strapiace e si concede un comportamento di una naturalezza estrema.
L’amicizia tra i due, ha fatto il resto ed è servita a convincerlo a partecipare attivamente a quattro sere su cinque. Unico inceppo di Ciuri, la scivolata sul caso Ferro dalla quale però si è subito rialzato, parando un colpo di coda non indifferente.
E il Festival sembra reggere anche davanti al caso eclatante scatenato da Sky che scorrettamente spoilera la sua vittoria molto prima dell’annuncio con regolare classifica: il nome di Diodato campeggia evidente è inequivocabile nel sottopancia, lasciando allibiti e pure molto incuriositi gli spettatori. “Sarà vero?” Si chiedono in molti e la loro curiosità viene premiata dalla conferma dei risultati finali, con ulteriore sbigottimento planetario e fiumi d’interrogativi e pettegolezzi.
Altro punto negativo: l’ ingiustificabile e irrispettosa chiusura a notte fonda, che ignora le esigenze del folto pubblico.
“Una serata del Festival non può durare sei ore” protestano in molti.
Scarsa in termini sostanziali la presenza femminile. Non serve il ritorno all’Ariston per la finale di Leotta, Salerno e Novello. meglio la professionale Clerici e Jebreal. Comunque, il 70esimo di conclude in maniera fortunata, tanto che già si parla insistentemente di bis.
L’edizione 2020 surclassa comunque il Baglioni bis: la finale dello scorso anno (9 febbraio), aveva riscosso in media 10.622.000 telespettatori con il 56,5% di share e in particolare nella prima parte dell’ultima serata (ore21.26/23.51) 12.129.000 con il 53,1%, invece nella seconda (23.54/01.34) 8.394.000 con il 65,2%.
Diodato vince con Fai Rumore e il Festival fortissimamente voluto in tale veste da Amadeus e da Fiorello, colonna portante dell’audience, che il direttore di Rai1 Coletta, giorni fa ha già promosso a vita a Sanremo anche se il diretto interessato parzialmente ha cautamente frenato. Una proposta chiara, senza però sbilanciarsi troppo su Amadeus.
È dunque azzardato parlare dell’edizione 2021? Eppure, da indiscrezioni, il bis per Amdeus potrebbe esserci davvero.
Alle 2.29 la proclamazione del vincitore, Diodato, giunge quando il pubblico è estenuato. Quattro minuti prima l’annuncio dei vari premi, dopo un’inspiegabile infornata di ospiti: a Diodato con Fai Rumore il premio della critica Mia Martini assegnato dalla sala stampa roof dell’Ariston. A lui anche il premio Lucio Dalla assegnato dalla sala stampa radio-tv-web del Palafiori. Il premio Sergio Bardotti per il miglior testo, assegnato dalla commissione musicale, è per Rancore con Eden; il premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale a Tosca con Ho amato tutto. Il premio Tim Music a Francesco Gabbani per Viceversa, la canzone più ascoltata sull’app musicale.
Già alle 2.06 era stata comunicata la terza posizione, dei Pinguini Tattici Nucleari con Ringo Starr, mentre imperversavano le polemiche anche feroci, in sala stampa e altrove – praticamente ovunque – perché all’1.55 uno spoiler da parte di SkyTg24 all-news annuncia la vittoria di Diodato, attraverso un crawl.
Tra le note della serata conclusiva, l’omaggio di Amadeus a Fiorello con standing ovation per lui, la prima a Sanremo“, con abbraccio m: “Non sarebbe stato così se non ci fosse stato tutte le sere, con me, il mio amico da 35 anni, colui che ha illuminato il Festival di Sanremo, Rosario Fiorello”.
Poi, auto-tune e battute per ultimare la votazione delle giurie è relativa autoironia sul numero ridotto degli spettatori a quell’ora.
“Secondo me Cristiano Ronaldo non verrà mai più. Gli hai portato una sfiga…” – scherzano Fiore e Amadeus e non risparmiano Bugo e Morgan ai quali Ciuri fa il verso: “Erano meravigliosi”.
Esilarante il lento che I due mettono in scena con spiccata verve.
Il tutto mentre sono ancora cocenti le critiche per la classifica finale e definitiva annunciata fino al quarto posto all’una e mezza: Riki ultimo, Junior Cally penultimo nonostante il suo azzeccato inno contro il populismo, Elettra Lamborghini al 21’ posto, Giordana Angi al 20’, Enrico Nigiotti 19’. Solo 18’ Michele Zarrillo, Rita Pavone 17’: la platea si lamenta e parte dei giornalisti solisti pure. Paolo Jannacci 16’, Marco Masini 15’, Alberto Urso 14’, Anastasio 13’, nonostante una bella interpretazione. Levante 12’, Raphael Gualazzi 11’, eppure la sua Carioca è dal punto di vista musicale tra le più belle del 70’ Festival e riscuoterà un meritato successo. Al decimo c’è Rancore per il quale s’immaginava di più. Irene Grandi – brava brava – record d’ascolto, è nona. Quando viene annunciata l’avara ottava posizione di Achille Lauro, si scatenano i fischi in sala. Effettivamente poco per un cantante e showman che ha dimostrato grandi capacità, non adeguatamente apprezzate né premiate.
Elodie è settima, Tosca sesta.
Ancora forti proteste per il quinto posto di Piero Pelù, con la sua splendida “Gigante”, forte e coinvolgente, dal ritmo irresistibile, che per molti avrebbe potuto e dovuto vincere. Altro boato per la quarta posizione de le Vibrazioni con Dov’è. Inequivocabile disappunto da parte dell’Ariston. Lunghi e possenti fischi per l’esclusione, mentre viene annunciata la terna finalista: Diodato, Gabbani e Pinguini.
Ancora, di sicuro ricordo, Elettra Lamborghini tiene fede alla promessa fatta e mantenuta: “Stasera voglio fare alzare i parrucchini dell’Ariston con il twerk“. Si scatena col direttore d’orchestra, che sale sul palco con lei nel momento fatidico in cui tutti gli occhi sono puntati sul fondoschiena. Ma, l’imprevisto è in agguato e il suo vestito si sposta: sembra uscire il capezzolo.. La sua espressione è unica! In seguito, ci scherzerà, ricordando con la sua canzone: “non doveva scomparire”….
Lei, il Festival lo ha vinto a modo suo, già dalla prima apparizioneTra le manifestazioni legate al Festival, i sabrage d’eccellenza della maestra di sciabola a Reims e prima in Italia, la positanese Paola Fiorentinoa Sanremo da Caprihollywood, Ciao Darwin, Master chef, Hell’s Kitchen, ecc, che ha celebrato al grido di “santé, boneheur, champagne”, la vittoria di Diodato all’Ariston, i suoi festeggiamenti al Grand Hotel Londra, il pomeriggio dedicato all’alta moda al Casinò è un fuori programma all’Hotel  de Paris di Montecarlo.
Esibizione della brava cantante e attrice partenopea Anna Capasso a Casa Sanremo e dell’attrice e show woman pluripremiata Lucia Cassini nel concerto di Piazza Brasca, al Rolling Stone e alla Fortezza Arma di Taggia.
Teresa Lucianelli

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