Paniz a Berlusconi, “Io non andrei a Napoli”. “Si approvi ddl intercettazioni”

”Io credo che Berlusconi sia fortemente dibattuto tra andare e non andare, io non andrei, dispongano pure l’accompagnamento coatto, e poi decida il Parlamento”. Maurizio Paniz, avvocato e deputato Pdl, intervenendo a ”La telefonata”, la rubrica di Maurizio Belpietro su Canale 5, suggerisce al presidente del consiglio di non presentarsi entro domenica in Procura a Napoli per essere sentito come parte lesa nell’ambito del caso Tarantini. Per Paniz c’è un rischio “distorsione” che, anche se non lo dice esplicitamente, potrebbe tramutarsi in una trappola per Berlusconi. “Se il premier si presenterà davanti agli inquirenti”, è il pensiero del parlamentare “la distorsione del messaggio porterebbe Berlusconi ad essere indagato per ‘falsa testimonianza’ o ‘testimonianza reticente’ perché non direbbe quel che i pm vorrebbero sentirsi dire”. Paniz critica anche la scelta della procura di Napoli di imporre a Berlusconi l’accompagnamento coatto. “E’ normale che possa essere richiesto per un teste che non si presenta”, dice l’avvocato ma “non normale che i pm minaccino l’accompagnamento coatto del presidente del Consiglio quando è impegnato all’estero in un momento difficile a livello economico per il Paese”. Per Paniz l’pecca di questa vicenda sta tutta in questo passaggio. “E’ questa stortura che rende complicato il rispetto degli inquirenti nel caso specifico, ed è per questo che il suggerimento che io darei è di non presentarsi, però forse il presidente Berlusconi ha troppo rispetto per la magistratura e andrà anche in questo caso”. Al direttore de Il Giornale, l’avvocato-deputato assicura, inoltre, che “il Ddl sulle intercettazioni sarà approvato entro fine legislatura”. Il testo è approvato al Senato, ora è alla Camera, e per Paniz “il clima politico sembra essere quello giusto”. E’ vero che non c’è più Fini ad ostacolare il varo di una norma anti intercettazioni però bisogna comunque superare le “visioni diverse sull’utilizzo delle intercettazioni e la loro diffusione” all’interno della stessa maggioranza. Ma, “scommetterei che riusciremo ad approvarlo” entro la legislatura perché, argomenta Paniz, “quanto successo negli ultimi mesi” con la pubblicazione di “intercettazioni non penalmente rilevanti, rende evidente che così non si può andare avanti”.

 

 

 

 

 

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