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“Sessismo e linguaggio: le parole della violenza di genere” realizzata da Babbel in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza di genere del 25 novembre, così da far luce sulle discriminazione di genere, ancora oggi presenti nel nostro paese.
La violenza contro le donne spesso parte proprio dal linguaggio e dai termini utilizzati, oltre che da alcuni comportamenti: l’84% delle donne è stata vittima di catcalling in strada, il 79% ha subito molestie prima dei 17 anni e il 19% addirittura prima dei 10.
Il linguaggio sessista è profondamente radicato ed è dunque molto complicato da decostruire, tanto che oggi è facile incorrere in esempi di frasi o battute discutibili anche online, proprio sul web il 25% delle ragazze ha subito molestie e il 26% è stata vittima di stalking in rete.
Ma quali sono le espressioni tipiche della violenza di genere, e come evitarle? Tra quelle più basic troviamo “Non fare la femminuccia!”, che lascia intendere che la fragilità e la sensibilità siano proprietà prettamente femminili. Altro caso è ad esempio la frase “Guidi bene per essere una donna” che sembrerebbe sì un complimento, ma che dà per scontata la presunta incapacità di tutte le altre donne. Questi solo alcuni dei numerosi esempi raccolti nell’indagine.
