Scilipoti a Boschi: dimettiti per la vicenda Banca Etruria

Il ministro delle Riforme Boschi deve rassegnare le dimissioni. Per una ragione molto semplice: il giorno prima del varo del decreto sulle banche popolari, quando guarda caso erano già  circolate le prime indiscrezioni, i corsi delle banche popolari sono saliti da un minimo dell’ 8% di Ubi ad un massimo del 57% della banca Popolare dell’ Etruria e del Lazio, proprio l’ istituto al cui vertice c’ è¨ il padre del Ministro delle riforme, afferma Domenico Scilipoti Isgro’, senatore di Forza Italia. La manfrina del commissariamento, aggiunge Scilipoti, ¨ del mettere le mani avanti, non servirà   a fermare gli ispettori della Consob e della Guardia di Finanza, ed a prendere ancora in giro gli italiani. Boschi lasci la poltrona e il premier trovi un modo migliore per uscire dall’ enorme imbarazzo che non sia quello dell’ ennesima patetica arrampicata sugli specchi. Il padre dell’aretina Maria Elena Boschi, Pier Luigi, infatti, era fino ad qualche giorno fa il Vicepresidente di Banca Etruria. Il Governo su proposta della Banca d’Italia ha, infatti, commissariato Banca Etruria. La richiesta di commissariamento è stata, infatti, firmata dal Ministero dell’Economia.   A seguito del commissariamento della banca è stato chiesto, da Forza Italia, che il ministro dell’Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, chiarisca in Parlamento quello che è realmente avvenuto, visto che segue l’approvazione da parte del governo del decreto legge sulle banche popolari. Il commissariamento è stato un colpo di scena arrivato proprio durante il cda della banca aretina, riunito per l’approvazione dei risultati preliminari del gruppo per l’esercizio 2014. I commissari nominati sono Riccardo Sora e Antonio Pironti, ed  entrambi sono arrivati ad Arezzo durante lo svolgimento del consiglio di amministrazione della banca presieduto da Lorenzo Rosi.  L’avvio della gestione commissariale prevede il decadimento immediato del cda stesso. Nella nota diramata dalla Banca si parla di gravi perdite di patrimonio, ma si leggono rassicurazioni per i clienti che potranno rivolgersi come sempre agli sportelli della banca che continueranno la loro regolare attività. La Procedura di amministrazione straordinaria, che opera sotto la supervisione della Banca d’Italia, avrà il compito di condurre l’attività aziendale secondo criteri di sana e prudente gestione e di individuare le iniziative necessarie per il superamento della grave crisi aziendale. Il commissariamento arriva, come dicevamo, in un momento di particolare importanza per l’istituto di credito che è coinvolto nel progetto di riforma voluto dal governo Renzi e che prevede la sua trasformazione in Spa.

Cocis

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