Prato, 15 ore al giorno in laboratorio tessile per 500 euro al mese: 5 indagati

Con l’accusa di sfruttamento di manodopera in condizioni di bisogno i carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Prato, a conclusione di un’operazione denominata ‘Massimo’, hanno dato esecuzione a 5 misure cautelari emesse dal gip del tribunale pratese. Cinque cittadini cinesi sono stati indagati per sfruttamento di manodopera in condizioni di bisogno in concorso perchè dal giugno 2018 alle scorse settimane hanno tenuto in condizioni definite dagli investigatori “spaventose” 44 operai.

I cinque gestori, uniti dal vincolo di parentela, gestivano un laboratorio tessile a Prato dove i militari hanno trovato impiegati 31 cinesi, tra i quali una ragazza minorenne e una donna in avanzato stato di gravidanza, e 13 bengalesi. Tutti gli operai erano sottoposti a turni massacranti di lavoro, mai inferiori a 15 ore giornaliere, in situazioni di sicurezza precarie e in condizioni alloggiative degradanti, senza riposi o ferie, e per una retribuzione mensile variabile tra 400 e 500 euro. Sono stati accertate anche responsabilità relative a evasione fiscale ed evasione contributiva Inps.

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