Speranza: “Emergenza non è finita”

L’Italia e’ in una situazione migliore rispetto ad altri Paesi europei, ma non va abbassata la guardia, e per questo il Governo chiedera’ la proroga dello stato di emergenza e pensa di estendere l’obbligo dell’uso della mascherina anche all’aperto. A fare il punto sul coronavirus e’ stato il ministro della Salute Roberto Speranza, nelle sue comunicazioni in Aula alla Camera. “Nel Dpcm che ci accingiamo ad adottare valutiamo l’estensione dell’obbligo di utilizzo delle mascherine anche all’aperto e diciamo con forza ai cittadini che dobbiamo fare uno sforzo in piu’ perche’ in ogni situazione in cui c’e’ il rischio di incontrare persone non conviventi c’e’ la necessita’ di usarle”, ha detto Speranza. “Nel prossimo dpcm – ha spiegato – dobbiamo continuare sulla linea della prudenza. L’indirizzo del governo e’ confermare le misure essenziali che fin qui ci hanno consentito di provare a gestire la fase di convivenza con l’epidemia ma provando a dare un segnale al paese di primo rafforzamento di queste misure”. Speranza ha ribadito l’importanza delle “tre regole fondamentali” che “sono l’asse portante del Dpcm”.

“Le mascherine – ha detto – sono strumento essenziale per contrastare la diffusione del Covid. La seconda regola e’ quella del distanziamento e del divieto di assembramenti. Norme gia’ vigenti che dobbiamo rendere piu’ esecutive possibili. Per questo lavoriamo per aumentare il livello dei controlli. Il terzo punto – ha aggiunto Speranza – ha a che fare con il rispetto delle fondamentali norme igieniche”. Secondo il ministro e’ “ancora presto per un giudizio definitivo sulla capacita’ del paese di mantenere un livello basso del contagio nelle scuole ma i primi numeri segnalano un impatto in questo momento basso e una buona capacita’ di tenuta. I casi ci sono – ha continuato – e ci saranno ancora nelle prossime settimane. I protocolli che abbiamo individuato in questo momento sono solidi e, se rispettati con rigore, possono consentirci di gestire la partita decisiva delle scuole”. Il ministro ha sottolineato che “l’Italia sta meglio rispetto agli altri paesi europei” ma “sarebbe profondamente sbagliato immaginare di esserne fuori”. La novita’ dei contagi di questi giorni rispetto ai mesi scorsi e’ che “non c’e’ piu’ una dinamica di territorialita’. In questa seconda fase – ha spiegato – i numeri ci segnalano con chiarezza che la crescita e’ diffusa, generalizzata, che tocca tutti i territori, anche quelli risparmiati nella fase precedente. Nessuna regione, nessuna realta’ puo’ sentirsi fuori dai rischi che il Paese corre”. Per questo, “ci sara’ bisogno – ha affermato – di ripristinare la massima condivisione nella relazione tra Stato e Regioni”.

Una riflessione, inoltre, anche sulla proroga dello stato d’emergenza: “Il presidente del Consiglio ha gia’ annunciato che la valutazione del governo va nella direzione di una continuita’ rispetto allo stato di emergenza fino al 31 gennaio. Credo che la valutazione sia semplicemente corrispondente allo stato reale del Paese. L’emergenza non e’ finita. Per noi e’ fondamentale mantenere l’impalcatura istituzionale che abbiamo costruito in questi mesi”. Adesso la via da seguire e’, secondo il ministro della Salute, quella degli investimenti sul Servizio Sanitario Nazionale. “Il nostro servizio sanitario nazionale e’ l’arma piu’ forte che abbiamo”, ha spiegato. “Sul Ssn – ha proseguito – dobbiamo ricominciare a investire con tutta la forza che abbiamo. Dobbiamo alzare il livello di guardia dentro la consapevolezza del fatto che il nostro Paese sta meglio rispetto ad altri paesi europei. La sicurezza sanitaria e’ la prima mattonella su cui costruire la ripartenza del paese”. Per Speranza occorre “riconfermare la nostra linea essenziale, cioe’ che la battaglia sanitaria e’ la premessa per la vittoria della sfida economica e della ripartenza. Dobbiamo recuperare – ha continuato – lo spirito di comunita’ nazionale che ci ha guidato nelle settimane piu’ difficili, lo spirito di marzo e aprile”.

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