Ilva, Di Maio: “Non si é fatto interesse Stato/cittadini”

“Negando i rilanci sull’offerta non si e’ fatto fino in fondo l’interesse dello Stato e dei cittadini che sono stati penalizzati con un “eccesso di potere” che secondo noi in questo caso c’e’, e che per l’Avvocatura dello Stato “puo’ configurare” rendendo la gara “illegittima”. Cosi’ il ministro dello sviluppo economico illustrando in conferenza stampa il parere dell’Avvocatura dello Stato sottolienando che “Acciaitalia” aveva chiesto di rilanciare.

I rilanci erano permessi – ha spiegato Di Maio – perche’ “permettendo i rilanci in quel caso si voleva tutelare l’interesse pubblico con la migliore offerta”. Secondo le statistiche, riferisce il ministro, nel 92% dei casi di queste procedure sono stati permessi i rilanci, “i rilanci – spiega Di Maio rivolgendosi a chi lo ascolta in streeming – come la concorrenza non solo sono una cosa tecnica ma sono una possibilita’ per i cittadini di Taranto e dei lavoratori di avere una migliore offerta dal punto di vista occupazionale e ambientale questo significa che non si e’ fatto fino in fondo l’interesse dello Stato e dei cittadini. Questi sono stati penalizzati”. Poi ha aggiunto in un altro passo: “Se ci fossero stati i rilanci ora ci sarebbero zero esuberi”.

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