Fino al 3 Febbraio il Brancaccio si trasforma nel Paese delle Meraviglie

Fino al 3 Febbraio al Teatro Brancaccio di Roma è in scena “Alice in Wonderland”, prima tappa del tour europeo del Circus-Theatre Elysium.

Il teatro diretto da Alessandro Longobardi si trasforma nel Paese delle Meraviglie, offrendo al pubblico uno spettacolo impareggiabile realizzato da un cast di trenta atleti acrobati e ballerini professionisti che narra attraverso le tecniche ed i codici del circo contemporaneo, la fiaba uscita dalla penna del matematico e scrittore inglese reverendo Charles Lutwidge Dodgson, ben più noto con lo pseudonimo di Lewis Carroll.

Il Circus-Theatre ELYSIUM, compagnia nata nel 2012, è collettivo circense formato dai più competenti produttori, i più affermati registi, attori, ballerini e ginnasti chiamati a formare un cast di professionisti di caratura internazionale.

“Fairytale Show” è stato il loro primo lavoro composto da pochi numeri che ha registrato il tutto esaurito in Francia. Questo primo spettacolo viene infatti citato nell’epilogo di “Alice in Wonderland”, con la proiezione di una copertina di una antico libro di favole con scritto giustappunto “Fairytale Show”. “Alice in Wonderland”, che arriva ora in Italia dopo i successi in Ucraina, Russia, Bielorussia, Francia e Cina, è una rielaborazione in chiave concettuale del loro primo spettacolo.

Oleg Apelfed, anima e demiurgo del Circus-Theatre Elysium, ha creato in collaborazione con Maria Remneva, pluripremiata direttrice del Circo Nazionale dell’Ucraina, un circo moderno ovviamente senza animali, che dà elegante sfoggio delle tante molteplicità e possibilità sceniche contemporanee.

“Alice in Wonderland” è uno spettacolo multidisciplinare ricercato ed elegante, capace di raccontare l’onirico intrecciando la ginnastica acrobatica, la pantomima, la danza anzi le danze. Il corpo di ballo si cimenta in coreografie spettacolari di flamenco e accenni di tango elettronico, ma anche tanta danza moderna, ispirata anche all’estetica dei video clip musicali. Parrebbe quasi di vedere Lady Gaga o Madonna, anche grazie a sfavillanti e originalissimi costumi.

I personaggi di Alice, il Cappellaio Matto, il Coniglio, il Gatto del Cheshire, la Regina Rossa e la Regina Bianca appariranno davanti al pubblico nella loro interpretazione circense, sullo sfondo di impressionanti scene 3D che fanno scivolare la platea dentro il pozzo incantato dove la protagonista cade.

La narrazione di Alice nel Paese delle Meraviglie è chiara, seppur per necessità, rappresentata nelle sue scene chiave. Il Bianconiglio apre lo spettacolo, entrando in scena direttamente dalla platea e poi Il Cappellaio, la sua incarcerazione rappresentata da un ballo a coppia con Alice e una gabbia movibile con tanto di sbarre di ferro. E poi la lotta tra la Regina Rossa e La Regina Bianca inscenata con fenomenali danze aeree delle contendenti. La storia originale è arricchita da romanticismo, la celeste ragazzina dovrà superare diverse sfide per coronare il proprio sogno d’amore con il Principe incontrato tra una peripezia ed un’altra.

I numeri di circo sono quelli delle ultime tendenze del momento. No contorsionisti, no trapezisti, ma giocoliere con hula-hop di varie grandezze, verticalisti e specialisti del body balance, discipline aeree e poi il numero più poetico: un gigantesco cerchio in cui compie evoluzioni e traslocazioni un ragazzo di una bellezza e di una eleganza eterea, sebbene muscoloso. Il ragazzo, anzi, l’ultracorpo, cinto solo da una gonnellona bianca ha incantato le bambine e forse fatto sognare le madri.

Barbara Lalle

 

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