Coronavirus, rimpatriati gli italiani bloccati. Uno non è partito

È atterrato all’aeroporto militare di Pratica di Mare l’aereo con i 56 italiani che erano rimasti bloccati a Wuhan a causa della quarantena per il coronavirus. Lo riferisce l’Ansa. Gli italiani che sarebbero dovuti tornare erano 57, ma un giovane non è potuto salire sull’aereo perché aveva la febbre.

Il giovane è rimasto a Wuhan, spiegano fonti diplomatiche, a causa dei protocolli sanitari internazionali che vietano di salire a bordo a chi mostra sintomi che potrebbero essere riconducibili al coronavirus, per la tutela degli altri passeggeri.

L’italiano, assicurano le fonti sentite da Ansa, è seguito attentamente dal personale medico dell’ambasciata e del ministero degli Esteri cinese. L’Unità di crisi della Farnesina è in stretto contatto con la famiglia.

Gli italiani atterrati a Roma, hanno viaggiato, accompagnati dal viceministro della Salute Pierpaolo Silieri, su un Boeing 767 del quattordicesimo stormo dell’Aeronautica militare, equipaggiato per l’assistenza sanitaria, con medici e infermieri a bordo.

Dopo i controlli medici che saranno effettuati sul posto nell’area di biocontenimento allestita nelle tende militari, i nostri connazionali saranno portati al campus olimpico della Cecchignola dove verranno sottoposti ad un periodo di quarantena per due settimane, il tempo massimo di incubazione del virus.

Quelli che invece dovessero manifestare sintomi da contagio da coronavirus saranno portati all’ ospedale Spallanzani.

Coronavirus, in Cina i decessi hanno superato quelli della Sars

La Cina ha registrato nella giornata di domenica 57 nuovi decessi legati al coronavirus di Wuhan, che portano il totale a 361: gli ultimi aggiornamenti forniti dalla Commissione sanitaria nazionale (Nhc), riferisce Ansa, segnalano inoltre 2.296 nuovi contagi accertati, per 17.205 casi complessivi. In aumento le guarigioni, a quota 475. In arrivo l’aereo con gli italiani bloccati a Wuhan.

I 361 morti in Cina per il nuovo coronavirus superano i decessi causati dalla Sindrome respiratoria acuta grave (Sars) che nel 2002-03 furono 349, secondo i dati ufficiali dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Allo stato, i contagi totali del coronavirus sono 17.205, più del triplo dei 5.327 della Sars.

La provincia dell’Hubei si conferma l’epicentro dell’epidemia del coronavirus: secondo i dati delle autorità cinesi,  56 nuovi decessi su 57 sono stati registrati nella regione che ospita la città di Wuhan. Nella sola provincia i decessi sono saliti a 350, contro il dato nazionale di 361.

Intanto Pechino lancia un appello per le forniture di materiale medico: “La Cina necessita urgentemente di maschere mediche, tute protettive e occhiali protettivi”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying in un briefing online con i media.

La portavoce ha spiegato che gli stranieri contagiati in Cina dal nuovo coronavirus sono 16, di cui 2 già dimessi dall’ospedale. Altri 14, ha aggiunto senza fornire le loro nazionalità, restano in quarantena.

Coronavirus, ponte aereo con la Cina

Intanto è atterrato poco dopo le 6 all’aeroporto di Fiumicino, proveniente da Taipei, il primo aereo della China Airlines (CI75) per il rimpatrio dei turisti cinesi. Si tratta del primo volo del ponte aereo da e per la Cina annunciato dal commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Angelo Borrelli.

Coronavirus, vertice tra i ministri della Salute del G7

“Oggi è stata convocata in via straordinaria una riunione del G7 dei ministri della Salute”. Lo ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza durante la trasmissione ‘Circo Massimo’ su Radio Capital.

Il ministro ha spiegato che il vertice in teleconferenza è “molto importante perché in questo momento ogni Paese si sta organizzando in maniera autonoma, ma questa è una partita di portata globale e la si può affrontare solo con una coordinazione internazionale”.

Speranza ha aggiunto che il coronavirus di Wuhan sarà anche al centro della riunione prevista nel pomeriggio con i capigruppo di tutte le forze del Parlamento.

“Ho parlato personalmente – ha aggiunto – con i capigruppo delle forze di opposizione, ricevendo assicurazioni della presenza da parte di tutti”, quindi anche la Lega “sicuramente ci sarà”.

Poi, rispondendo a una domanda sulle parole di Salvini che ha accusato l’Italia di essersi mossa tardi e male nella gestione dell’emergenza, Speranza ha detto: “Non seguo nessuno in nessuna polemica, sono impegnato fare il ministro della Salute h24 e il mio obiettivo è difendere la salute di tutti gli italiani”.

E, d’altronde, ha concluso “quello che ha fatto l’Italia in questi giorni per affrontare l’emergenza è sotto gli occhi tutti”.

L’epidemia di coronavirus ha provocato la prima vittima fuori dalla Cina, nelle Filippine. A Wuhan, focolaio dell’infezione, dopo dieci giorni di quarantena le autorità hanno stretto ancora di più le maglie isolando anche i casi sospetti, mentre i contagi in tutto il paese hanno superatoi 14.450, provocando 304 morti, mentre nel mondo sono saliti a quota 14.637. In compenso sono arrivate anche notizie positive, con 443 persone dimesse o guarite dopo aver contratto il virus in tutto il Pianeta.     La persona deceduta nelle Filippine era un 44enne cinese arrivato da Wuhan, dove a quanto sembra si era ammalato, ha resonoto l’Oms, che giovedì scorso ha proclamato lo stato d’emergenza globale temendo una più virulenta diffusione de lcoronavirus fuori dalla Cina. In tutto il mondo sono ormai 27 i paesi toccati dai contagi, con due nuovi casi registrati in Germania, arrivati a 10, il numero più alto in Europa e dietro i12 ammalati in Australia.

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