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Ha annunciato ieri in serata l’Aifa con poche righe che L’Agenzia Italiana del Farmaco e Gilead Sciences hanno raggiunto l’accordo per la rimborsabilità del farmaco Sovaldi (sofosbuvir) per il trattamento dei pazienti affetti da epatite cronica C. Sovaldi, il super-farmaco contro l’epatite C e che, con un’efficacia mai vista prima, consente di eradicare il virus, e quindi guarire, alla quasi totalità dei pazienti, abbina un costo altrettanto inedito: tanto per fare qualche esempio costa 60 mila euro a ciclo di trattamento negli Stati Uniti, 44 mila nel Regno Unito e così via. Unica eccezione, l’Egitto, uno dei paesi al mondo con i più alti tassi di epatite, dove l’azienda produttrice, l’americana Gilead, ha deciso di adottare un prezzo quasi simbolico: circa 900 euro a ciclo. Ebbene, fa sapere l’Agenzia del farmaco, grazie all’accordo di ieri Sovaldi sbarcherà in Italia, dove da qualche mese un migliaio di pazienti lo ricevono già all’interno di un programma di accesso compassionevole. «L’accordo consentirà di trattare il più grande numero di pazienti in Europa tenuto conto della più alta prevalenza della patologia in Italia», scrive l’agenzia. Sovaldi sarà disponibile nel più breve tempo possibile secondo progressivi criteri di appropriatezza specificati dalla Commissione Tecnico Scientifica.E qui sorgono le domande. Quale sarà il prezzo del farmaco? Sarà più vicino ai 60 mila euro americani o, vista la prevalenza da record dell’epatite in Italia, ai 900 euro egiziani? Una domanda non da poco, visto che in Italia si stima ci siano circa Italia 300 mila pazienti con epatite. E poi, quali saranno le indicazioni di Sovaldi? Per quali pazienti il Servizio sanitario rimborserà il farmaco? Per tutti? Solo quelli più gravi? Ecco, a queste domande ancora Aifa e Gilead non hanno dato risposta. In attesa di conoscere i termini precisi dell’accordo raggiunto dall’Aifa sulle nuove terapie per l’epatite C, in particolare i criteri d’inclusione alle terapie e il prezzo di rimborso, l’accordo ci sembra un primo passo in avanti per il diritto alla salute dei cittadini e per la loro qualità di vita.
