Sentenza Perfido, Fugatti: “Risarcimenti, un ottimo risultato”

“Non possiamo che rinnovare la nostra fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine, punto di riferimento per la tutela della sicurezza di tutti e per fare in modo che in Trentino l’economia e l’amministrazione degli interessi collettivi siano sempre libere da qualsiasi sopruso e infiltrazione del crimine organizzato. Anche la comunità tutta, così come le istituzioni dell’autonomia, sono chiamate a fare la propria parte, per vigilare costantemente e impedire che fatti analoghi e gravissimi, come quelli all’attenzione delle aule giudiziarie in questa vicenda, possano ripetersi”. Il presidente della Provincia autonoma di Trento saluta positivamente la sentenza di oggi per uno dei filoni del processo “Perfido”, nato dall’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Trentino. Diciotto anni di reclusione complessivi (dieci per uno degli imprenditori e otto per uno degli operai coinvolti) e otto risarcimenti alle parti civili fra cui le istituzioni locali come la Provincia autonoma di Trento (300.000 euro, oltre a 8.000 euro di spese legali) e Comune di Lona Lases (150.000 euro). Questo l’esito del procedimento per i due imputati che hanno scelto il rito abbreviato. “Un ottimo risultato – afferma Fugatti – che premia anche lo sforzo della nostra Avvocatura e che riconosce il danno arrecato all’immagine della nostra comunità”.

Una sentenza che arriva in un momento nel quale la comunità trentina e le sue istituzioni si sono unite ancora di più per garantire alla comunità di Lona Lases il proprio sostegno, affinché in municipio possa riprendere al più presto l’attività a guida di un’Amministrazione regolarmente eletta. Impegno confermato anche nel passaggio di consegne tra il commissario straordinario uscente per il Comune, Federico Secchi e il nuovo commissario Alberto Francini, già questore a Trento, avvenuto alla presenza delle autorità e dei vertici di tutti i corpi della sicurezza: il questore, il commissario del governo, i comandanti di carabinieri e guardia di finanza oltre al presidente Fugatti, che nell’occasione ha annunciato l’istituzione di un’osservatorio contro la criminalità.

Ma lo sforzo per la legalità in Trentino è a 360 gradi e guarda alla provincia nella sua interezza. “L’attenzione – prosegue Fugatti – deve sempre essere massima. E in questo impegno magistrati e forze dell’ordine sul territorio non sono soli. L’autonomia trentina nella sua articolazione istituzionale e amministrativa deve essere la prima sentinella contro il malaffare e i tentativi di asservimento del nostro territorio. Che anche per la sua ricchezza e vitalità non è al riparo dai tentativi di attacco”.

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