Salmone d’allevamento e rischi connessi

Ormai è sempre più difficile pescare salmone selvatico, dato che lo stock dell’Atlantico è in estinzione e quello del Pacifico è in declino. Il salmone che finisce sulle nostre tavole è, quasi sempre, salmone d’allevamento intensivo, che, spiega Slow Food, non costituisce una buona alternativa, né per noi, né per ambiente ed ecosistemi. Lo scienziato americano David O. Carpenter in un articolo del 2004 affermava che ‘bisogna evitare il salmone come la peste’ e una dottoressa norvegese, Anne-Lise Bjørke Monsen, ha rischiato la carriera per averne sconsigliato il consumo a bambini e mamme. Secondo l’associazione, la cui missione è ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi ci sono almeno 10 motivi per cui non dovremmo mangiare salmone d’allevamento. Eccoli di seguito: ‘Negli allevamenti intensivi i reflui non vengono mai lavati via e si lasciano semplicemente cadere attraverso le reti. Il risultato sono migliaia di tonnellate di escrementi e rifiuti che si depositano nel fondale intorno agli allevamenti che non vengono mai rimossi. 600 000 salmoni che nuotano in una zuppa di muco ed escrementi alimentano le mutazioni di agenti patogeni che si diffondono dall’Atlantico fino al nostro supermercato sotto casa. I salmoni di allevamento spesso sono colorati di rosa per imitare i salmoni selvaggi. I produttori utilizzano Salmo Fan per ottenere il colore che il mercato richiede. Ovvero aggiungono il colorante nel mangime. Ad aprile 2013, la Norvegia ha ottenuto il consenso dell’Unione Europea per aumentare le quantità di Endosulfano nei mangimi. Endosulfano è un pesticida mega tossico bandito in numerosi Paesi. Il mangime dato ai salmoni contiene derivati animali. Foche, uccelli e leoni di mare spesso rimangono intrappolati nelle reti che delimitano gli allevamenti. Gli allevamenti intensivi non sono assolutamente efficienti e per ottenere un kg di salmone ne servono almeno 5 di altri pesci. E contribuiscono largamente alla riduzione degli stock ittici che sta portando all’estinzione di molte specie. Ovunque ci siano allevamenti di salmone intensivi si è registrato un calo drastico dei salmoni selvatici I medici norvegesi consigliano alle mamme in attesa di evitare il salmone a causa dell’alto livello di tossine contenute in quelli da allevamento intensivo. Sostanze conosciute per provocare danni allo sviluppo del cervello nei bambini. La dottoressa Anne-Lise Bjørke Monsen ha rischiato la sua carriera per aver divulgato questa informazione. Ma dal momento che migliaia di persone mangiano salmone convinti che faccia bene alla loro salute dovrebbero invece conoscere tutti i rischi collegati.

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