Napoli. Carmine Schiavone, figlio di Sandokan accusato di estorsione. Sequestro di 5 mln di euro a Domenico Cesarano

Nuove accuse per Carmine Schiavone, 30 anni.  Il figlio del boss Francesco ‘Sandokan’ Schiavone, ritenuto il reggente del clan dei Casalesi e detenuto dal 21 gennaio scorso quando fu arrestato ad Aversa. I carabinieri della Compagnia di Casal di Principe stanno infatti notificando a ‘Carminotto’ e ad altri due. Il reato contestatogli questa volta, è di estorsione ai danni di un imprenditore edile dell’agro aversano. Dalle indagini emerge il suo ruolo di mandante della richiesta estorsiva. Già ieri un altro provvedimento cautelare era stato notificato in carcere a Schiavone e ad altre tre persone ritenute appartenenti al suo gruppo sempre per vari episodi di estorsione ai danni di operatori dell’Agro-aversano. Sempre a Napoli, i militari della Dia, sono impegnati in un sequestro del valore di circa 5 milioni di euro, nei confronti del pregiudicato Domenico Cesarano noto come ‘Mimì ò pezzaro’, legato al clan criminale ‘Fabbrocino’ . Già nel 2000, una sentenza aveva accertato l’inserimento di cesarano nel clan della camorra. Recentemente era stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione ‘Fulcro’.

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