Il Pentagono lascia a terra la flotta di F35

Il Pentagono ha deciso di lasciare a terra gli F35 per verifiche alla sicurezza, dopo un incendio su un velivolo in pista in una base in Florida. Le cause dell’episodio restano sotto osservazione. Sono state ordinate altre ispezioni ai motori e il rientro in servizio è legato alle verifiche. Il ministro degli Esteri Federica Mogherini spiega che non sta a lei dare giudizi tecnici. La strategia italiana di difesa è sotto revisione, c’è una discussione anche su quali aerei comprare. Sicuramente anche noi avremo bisogno di riaggiornare i nostri strumenti militari perché molti sono vecchi. Una discussione da fare anche con gli americani. In realtà è stato un incidente in fase sperimentale quello accaduto quindici giorni fa che ha portato al divieto di volo per tutti gli F35 finora costruiti. La Lockheed avrebbe dovuto costruire 3.100 velivoli per l’Air Force statunitense e per i maggiori Paesi alleati tra cui l’Italia. Dall’inizio dell’anno sono stati tre gli stop alla produzione dell’F35. Di fronte a programmi di sviluppo ad altissima tecnologia come l’F35 è normale incappare in difetti di progettazione. Bisogna, di norma, trovare il difetto e riprogettare. Consideriamo che a Cameri, in provincia di Novara, vengono prodotte le ali degli F35 ed assemblati i jet italiani ed olandesi. L’Italia ha speso, per costruire lo stabilimento, 800 milioni di euro. Già il taglio delle commesse ha fatto diventare un sogno i 10.000 posti di lavoro annunciati un anno e mezzo fa. Il sito produttivo di Cameri è l’unico esistente al di fuori degli Stati Uniti. Il Pentagono ha riferito che si è verificata una perdita di olio al motore, quindi è stato deciso di fermare i velivoli, sia quelli in dotazione dell’Air Force sia quelli della Marina, a scopo precauzionale per nuove verifiche. Anche l’Italia ha in programma di dotarsi dei caccia F35, anche se il piano complessivo di acquisto è sospeso, in attesa di ridefinizione sulla base del libro bianco sulla difesa che il governo sta predisponendo per mettere a punto le necessità di difesa.

Marco Novellino   

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