Alla Scala la prima con Fidelio e carica

Tensione a Milano per le proteste a ridosso della prima al Teatro la Scala con il Fidelio di Beethoven. Esponenti dei centri sociali hanno cercato di sfondare i cordoni di polizia in via Santa Margherita, uno degli accessi a piazza della Scala dove alle 18 comincia la Prima del teatro milanese. Dopo alcuni minuti di tensione gli antagonisti sono stati respinti con una carica dalla polizia. Un carabiniere ha riportato una lesione all’occhio durante il lancio di bottiglie, sassi e fumogeni da parte degli antagonisti dei centri sociali davanti alla Scala, a Milano. L’episodio, che è solo uno dei diversi momenti di tensione registrati nella giornata della prima della Scala, è avvenuto attorno alle 18.30. Al momento non si segnalano altri feriti. Una carica della polizia e dei carabinieri e’ in corso in questo momento davanti Palazzo Marino, le forze dell’ordine hanno caricato da dietro gli schieramenti chiudendo i manifestanti in un piccolo spazio in via Case Rotte. Durante la carica sono volate manganellate e un manifestante e’ stato bloccato a terra. I tafferugli in via Santa Margherita sono cominciati quando un gruppo di attivisti del centro sociale Cantiere e antri antagonisti, con caschi e scudi di polistirolo, si sono presentati ai varchi presidiati dalla polizia e hanno cercato per due volte di sfondare il cordone di agenti in assetto antisommossa. Prima le forze dell’ordine hanno impedito lo sfondamento e poi, visto il persistere dei manifestanti che hanno anche lanciato fumogeni e oggetti, è scattata una carica durata pochi secondi che li ha fatti arretrare. La tensione rimane alta con i centri sociali che fronteggiano la polizia anche se il loro numero è esiguo, poche decine di militanti che scandiscono slogan per lo stato sociale in memoria di un anarchico greco, Alexis Grigoropulos, e contro le politiche del governo. I manifestanti continuano a fronteggiare il cordone di polizia in via Santa Margherita scandendo slogan. I manifestanti si stanno consultando con altri esponenti della manifestazione dei Cub. Gli anarchici si sono arroccati all’angolo di Palazzo Marino e sono stretti su due fronti dalle forze dell’ordine: da una parte, verso piazza della Scala, e dall’altra, verso la Chiesa di San Fedele. In un breve spazio nel mezzo ci sono stati lanci di oggetti, di uova e di fumogeni. La situazione appare sotto controllo, ma la tensione non accenna a diminuire. Intanto si è aperta con le note dell’Inno di Mameli diretto da Daniel Barenboim la stagione 2014/2015 che si inaugura stasera con il Fidelio di Beethoven. Sul palco reale in prima fila il presidente del senato Pietro Grasso e il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia con le mogli. Presente il ministro della cultura Dario Franceschini. Oggi per l’ultima volta Daniel Barenboim dirige la prima alla Scala, la sua quinta in sei anni. E per il maestro di origini israeliane questo ha i contorni di un vero e proprio addio dato che da fine mese lascerà l’incarico di direttore musicale. Il 23, con l’ultima rappresentazione del Fidelio di Beethoven, salirà sul podio per l’ultima volta. E dopo lo spettacolo ci sarà un momento di brindisi con i lavoratori del teatro. Con l’orchestra, invece, il maestro uscirà a cena il 20 dicembre. Proprio dall’orchestra è nata ufficiosamente l’idea di chiedere al teatro di dargli una carica onorifica che mantenga il legame con la Scala, un po’ come ha fatto la Filarmonica che lo ha nominato socio onorario. Questo è uno degli argomenti probabilmente affrontati nell’incontro che il sovrintendente Alexander Pereira avrà il 13 dicembre con i delegati sindacali dell’orchestra, la commissione artistica e le prime parti. Il rapporto con Barenboim, ha spiegato il violinista Roberto Nigro, è stato bellissimo e in crescendo e se ne va forse all’apice del gradimento.

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