Momenti di tensione in via di Ripetta a Roma dove alcuni manifestanti sono stati sollevati e trascinati di peso dalle forze dell'ordine, 07 settembre 2017. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Sgomberi, ancora tensioni polizia-movimenti a Roma

Nuove tensioni e disordini ieri a Roma dove movimenti dell’abitare e migranti sono scesi in piazza per chiedere ‘case subito’. Urla, spintoni e denunce in via di Ripetta, nel ‘salotto’ della Capitale, bloccata per alcune ore dai manifestanti che hanno organizzato un’assemblea pubblica davanti a un palazzo confiscato alle mafie e abbandonato da anni. Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno allontanato i partecipanti seduti in strada, soprattutto donne, sollevandoli e respingendoli verso Piazza del Popolo. Spintoni e cori: ‘vergogna alle donne non si mettono le mani addosso’.

Alcune ragazze sdraiate sull’asfalto sono state trascinate ai lati della strada. Una di loro accusa: ‘Mi hanno preso a pugni’. Arrivati in piazza del Popolo, tra due cordoni delle forze dell’ordine a alcuni blindati, ci sono stati nuovi attimi di tensione.

La Questura ha reso noto che due promotori sono stati accompagnati al commissariato e tre negli uffici dei carabinieri per valutare le loro posizioni. Dalla Questura aggiungono che l’intento del sit-in era di occupare lo stabile attualmente vuoto che in passato ospitava l’ospedale S. Giacomo. I partecipanti, tutti identificati, saranno denunciati per manifestazione non autorizzata e multati di 2.500 euro per blocco stradale. La tensione è salita quando i movimenti hanno chiesto di arrivare in corteo fino a piazza Venezia, ma non gli è stato concesso.

 Intanto oggi il leader della Lega Matteo Salvini ha visitato la tendopoli di via Ramazzini, a Monteverde, gestita dalla Croce Rossa. ‘Va chiusa’, ha detto senza giri di parole Salvini che fa anche i conti: il costo per i romani è di circa 10 mila euro al giorno.

E oggi potrebbe essere un’altra giornata ‘calda’. I movimenti per la casa e i rifugiati ex occupanti di via Curtatone terranno  alle 12 una conferenza stampa in piazza Santi Apostoli per denunciare le bugie su quanto accaduto  a via Ripetta. Non è vero,  dicono, che volevamo occupare l’edificio vuoto in via Ripetta, ma solo segnalarlo. La questura lo sapeva, avevamo fatto un comunicato. E’ una repressione vergognosa.

 

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