Riforme, Fi si spacca: Berlusconi chiama Verdini

Decisiva, raccontano fonti azzurre, sarebbe stata la telefonata di stamattina tra Silvio Berlusconi e Denis Verdini per ricompattare Forza Italia sulle riforme. Nel corso del colloquio, il senatore azzurro avrebbe garantito al Cav che per una questione di lealtà nei suoi confronti nessun deputato avrebbe ceduto alla tentazione di astenersi o votare sì, ma avrebbe promosso un documento molto critico nei confronti della linea altalenante di questi mesi sul Nazareno.Una spaccatura sul ddl Boschi, proprio nel giorno del verdetto della Cassazione sul caso Ruby, dicono dalle parti di piazza San Lorenzo in Lucina, sarebbe suonata, infatti, innanzitutto come una sconfessione della leadership di Berlusconi di fronte agli occhi di Matteo Renzi. Il leader forzista sarebbe sceso in campo in prima persona per assicurarsi il ‘no’ di tutti i suoi deputati, attraverso una serie di telefonate. Oltre a Verdini, tra ieri notte e stamane, l’ex premier avrebbe chiamato altri esponenti forzisti. Con alcuni avrebbe fatto ricorso alla mozione degli affetti: ma come, proprio in un giorno così, mi abbandoni? Con altri, riferiscono fonti azzurre, sarebbe stato più diretto e duro, avvertendo che votando sì, si sarebbe di fatto chiamato fuori dal partito. Anche Verdini, raccontano, si sarebbe dato da fare per arrivare una tregua e scongiurare il peggio. Prima di sentire Berlusconi avrebbe avuto contatti telefonici e incontri per convincere i più ‘puri e duri’ tra gli azzurri, determinati ad astenersi o a votare sì.

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