Rebibbia: Renzo Piano inaugura la Casa per l’affettività e la maternità

Una casetta rossa che sembra uscita dal disegno di un bambino: nel carcere femminile di Rebibbia, Renzo Piano ha inaugurato la Casa per l’affettività e la maternità (Ma.ma), uno spazio che consentirà alle madri detenute di vivere i sentimenti in tranquillità.

Nel contesto penitenziario femminile di Rebibbia, dove le detenute attualmente sono 320, la casetta rossa in legno, il giardino di magnolie e melograni, i cespugli di ribes pensati per le merende dei bambini, si presentano come un rifugio per ricordare la vita di fuori e gli affetti familiari.

“Dobbiamo ancora stabilire come regolarne l’uso”, precisa la direttrice Alessia Rampazzi, definendo questo progetto utile alla realizzazione di uno degli scopi principali del carcere, che è quello di contribuire alla crescita del territorio.

Una scintilla che “certo non risolverà i problemi delle carceri”, fa notare l’architetto Renzo Piano, ma che comunque “rinforza l’idea che il carcere non può essere punizione e vendetta, deve essere un luogo in cui la persona cambia”.

Realizzata in collaborazione con l’Università e la Facoltà di Architettura, terminata nel 2019 e poi congelata dal lockdown, la casetta comincerà adesso la sua vita, ospitando a rotazione le detenute con le loro famiglie, alle quali verrà offerta qualche ora di normalità.

Piera Toppi

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