Lillo e Greg, agenti segreti in scena

‘Io mi sento molto Tom Cruise in Mission Impossible, soprattutto per il fisico, no?’, dice Lillo. ‘Io invece più Michael Caine in Ipcress, per la miopia’, incalza Greg,  ma mi è sempre piaciuto il James Bond di Sean Connery per la sua autoironia. Anche quello di Roger Moore o di Pierce Brosnam. L’unico che proprio non capisco è Daniel Craig: uno 007 con l’aspetto di un camionista bulgaro’.

Non si risparmiano Lillo e Greg, che sette anni dopo il grande successo de ”L’uomo che non capiva troppo” tornano alla spy story con una nuova, dissacrante, versione di quel titolo cult, nato prima ai microfoni di 610 e poi approdato in palcoscenico, in cartellone dal 28 novembre al 22 dicembre al Teatro Olimpico di Roma.

.Al centro della storia, c’è Felix (Lillo), uomo normalissimo, ignaro che tutti i suoi amici, moglie compresa, in realtà sono agenti segreti in incognito.

Ce n’è per tutti i gusti: chi uccide con umidificatore e invasioni di zanzare, chi sfinisce l’interlocutore a suon di parole, chi vive in Alaska tra gli eunuchi (nel cast, Vania Della Bidia, Benedetta Valenzano, Danilo De Santis e Marco Fiorini).

Fino a Greg che indossa i panni di una carrellata di personaggi, dal miglior amico di Felix al venditore di collane Abdul, il maestro di arti marziali Tien Chian e la trans Gran Lodana. ‘

 

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