Gattuso, lo scherzo delle Iene fa il giro del web

Anche le Iene, ovviamente a modo loro, hanno voluto dare il bentornato al Milan al neo allenatore rossonero Gennaro Gattuso.

Dopo avergli regalato diversi oggetti per la sua nuova avventura al Diavolo (un martello da portarsi in panchina, un binocolo per vedere le squadre in fuga e una pelliccia per il freddo dovuto ai tanti punti di distanza della zona Champions League), le Iene hanno ingannato il calabrese: facendogli credere di dire ‘Forza Milan’ in cinese, in realtà gli hanno fatto pronunciare ‘Forza Inter’.

Gattuso ha avuto comunque il tempo per ribadire le sue volontà: ‘Sono sereno, ancora per poco. Sarà un compito difficile. Io sono nato pronto, sono nato settimino. Se i ragazzi sono pronti vi farò sapere. Montella non ha sbagliato, a volte ci vuole anche fortuna, soprattutto quando arrivano nuovi giocatori’.

In conferenza stampa, si era presentato così: ‘Provo una grandissima responsabilità, è una squadra con 16 nazionali la cui età media è molto bassa e che può fare di più. Questo è sicuro’, ha detto Ringhio, che più che emozionato è apparso subito molto deciso e determinato.

Dicono che non ho esperienza, ma ho fatto 100 e passa partite, di campionati diversi. Non è che allenato gli esordienti. Ho i miei metodi, lavoreremo sulla difesa a 3.  Montella ama il palleggio, anche a me, ma io voglio anche verticalizzare e arrivare al tiro. Mi è dispiaciuto il suo esonero.

Ringrazio i ragazzi della Primavera, non sono riuscito a completare il percorso con loro, ma ho sempre saputo costruire i gruppi. E’ nata una squadra che sapeva soffrire e lottare sempre, per questo li ringrazio tanto. Ero entrato nella loro testa.

Quando vedo i campi che ci sono qua mi viene il mal di testa, c’è tutto. Ero abituato a ben altro. Stipendi puntuali, tutto meraviglioso. C’è solo bisogno di passione e di amare questo lavoro. Caratteristiche che io penso di avere. I nuovi acquisti? Questa squadra può fare di più, i giocatori hanno grandissima qualità. Bonucci resterà capitano. Oggi dobbiamo diventare squadra, scendere in campo come squadra. Ci serve uno spirito battagliero, ma la qualità c’è.

La Champions? Ora non guardo la classifica. Bisogna pensare al Benevento come una finale di coppa del mondo. Dobbiamo riuscire a cambiare marcia. A San Siro la palla pesa. Voglio dare qualcosa in più a livello mentale a questi ragazzi.

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