Tunisia. Governo tecnico per fronteggiare la crisi

E’ stato indetto per oggi in Tunisia uno sciopero generale, proclamato dall’Union Tunisienne Generale du Travail (Ugtt), il maggiore sindacato del Paese. La protesta è stata indetta dopo l’uccisione di Shokri Belaid, che ha buttato la Tunisia, nel caos totale. Il sindacato, che conta circa mezzo milione di affiliati, ha inoltre proclamato una giornata di lutto nazionale. L’assassinio di Belaid ha provocato una frattura interna nel partito islamico al potere, Ennahda, accusato peraltro dalla famiglia della vittima di essere mandante dell’agguato, Il premier Hamadi Jebali ha annunciato di voler formare un governo tecnico di unità per affrontare la crisi. La presidenza tunisina, ha reso noto ufficialmente ieri sera di non avere alcuna informazione in merito alla formazione di un nuovo governo tecnico. “Il presidente non ha ricevuto le dimissioni del primo ministro né i dettagli di un esecutivo ristretto e apolitico” come quello annunciato da Jebali, si legge in un comunicato in cui si sottolinea che “ogni cambiamento deve compiersi nel quadro della legalità rappresentata dall’Assemblea nazionale costituente”, in cui Ennahda ha la maggioranza relativa.

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