Terrorismo: Gdf, segnalate 597 operazioni sospette in sei mesi

Sono 597 le segnalazioni di operazioni sospette analizzate dalla Guardia di Finanza nei primi sei mesi dell’anno, una tendenza in forte aumento rispetto allo scorso anno, quando in tutto il 2015 se ne contarono 579. Una cifra che conferma il rafforzamento del monitoraggio dei flussi di denaro potenzialmente a rischio terrorismo effettuato dal Corpo in questi ultimi mesi. L’intensificazione dell’azione di contrasto al finanziamento del terrorismo è una concreta volontà del Comandante generale della Guardia di Finanza, generale Giorgio Toschi, di riaffermare l’impegno delle fiamme gialle su questo fronte. Per innalzare il livello di attenzione nei confronti della minaccia terroristica, su ordine dello stesso Toschi è stato quindi previsto, in seno al II Reparto – Coordinamento Informativo e Relazioni Internazionali del Comando Generale, la costituzione di una ”cabina di regia” per promuovere e coordinare i flussi informativi all’interno della Guardia di Finanza e, quindi, orientare in modo proficuo l’attività investigativa nel settore.

La nuova struttura fornirà, inoltre, una qualificata partecipazione al C.A.S.A. (Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo) presso il Ministero dell’Interno nonché al C.S.F. (Comitato di Sicurezza Finanziaria) presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nell’ambito del Nucleo Speciale Polizia Valutaria è stato poi istituito il G.I.F.T. (Gruppo Investigativo sul Finanziamento al Terrorismo). Questa nuova unità – affidata ad un Colonnello e composta da personale altamente specializzato, con esperienza operativa in materia di analisi delle operazioni sospette – avrà il compito, anche avvalendosi della collaborazione sul territorio dei Nuclei di Polizia Tributaria investiti di specifiche deleghe, di approfondire le movimentazioni finanziarie considerate a rischio di terrorismo, “mettendo a sistema -spiegano alla Gdf- le molteplici fonti informative inoltrate dalle Financial Intelligence Unit estere e dall’U.I.F. nazionale nonché le altre informazioni originate dalla ”cabina di regia” del II Reparto del Comando Generale”. La stessa articolazione sarà, inoltre, referente della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (DNAA), con la quale il Corpo, lo scorso ottobre, ha siglato un protocollo d’intesa che consolida le sinergie operative nel settore. Il memorandum assicura la tempestiva analisi delle informazioni contenute nelle segnalazioni di operazioni sospette, “in modo tale che la stessa DNAA possa effettuare il coordinamento dei successivi sviluppi investigativi per le indagini in materia di terrorismo”. Previsto poi un “mirato scambio informativo – anche riguardante elementi tratti dalle segnalazioni di operazioni sospette – con le Agenzie di Informazione e Sicurezza e le altre Forze di Polizia che compongono il Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo”.

Circa Luca Teolato

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