Terremoto in Alaska, Donald Trump proclama lo stato di emergenza

L’Alaska trema. Nella mattinata di venerdì 30 novembre 2018 è stato registrato un sisma di magnitudo 7.0 con epicentro ad Anchorage. Strade e reti elettriche distrutte, case e palazzi danneggiati ma per fortuna non sono stati registrati danni a persone o cose.

Vista la zona inizialmente era stata diramato anche l’allarme tsunami che è rientrato dopo poche ore. Donald Trump – attualmente in Argentina per il G20 – ha annunciato lo stato di emergenza e al suo rientro approfondirà con il suo staff il costo dei danni.

Una violenta scossa ha fatto tremare l’Alaska. Le autorità locali hanno parlato di diversi danni a casa, strade e rete elettriche ma non ci dovrebbero essere morti o feriti gravi. Ma le testimonianze – riportate da Repubblica – sono terrificanti e il bilancio poteva essere molto più grave: “Ho preso mio figlio – racconta un uomo – e ci siamo riparati sotto il tavolo. Il lampadario è venuto giù ma noi stiamo bene. Mia moglie era in ufficio, anche lei sta bene ma abbiamo la casa distrutta“. “Io – continua – sono abituato alle situazioni di pericolo. Vado a caccia, a pesca, mi sono ritrovato faccia a faccia con un orso ma la scossa è stata davvero terrificante. Ora ci siamo trasferiti a casa di un conoscente. Qui la gente è molto solidale. Nonostante le condizioni climatiche siano estreme, siamo sempre pronti ad aiutarci“.

Le scuole e le università sono state chiuse mentre il collegamento aereo – dopo qualche ora di disagio – è ritornato alla normalità. Il presidente Trump ha proclamato lo stato di emergenza e nei prossimi giorni verranno stabiliti i fondi per cercare di ritornare alla normalità il prima possibile.

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