In solo due settimane in Russia, quaranta persone hanno perso la vita in tre roghi diversi che hanno colpito altrettanti ospedali psichiatrici. Nel terzo incendio di questa notte, un paziente è deceduto, ed un altro è rimasto ferito. Lo rende noto il ministero delle Situazioni di Emergenza. “Secondo le prime informazioni, l’incendio è divampato mentre uno dei pazienti fumava a letto, in violazione delle regole di sicurezza antincendio”, ha detto il portavoce Tatyana Kobzarenko. Gli altri 45 pazienti sono stati tempestivamente evacuati dall’edificio dal personale dell’ospedale. Il primo incendio risale al 26 aprile avvenne in una clinica psichiatrica nel distretto di Dmitrov, dove rimasero uccise ha 38 persone. Un altro incendio in un ospedale psichiatrico nella regione di Tambov il primo maggio è costato la vita a una persona, mentre gli altri pazienti sono stati evacuati. Il fuoco mortale nella clinica Ramensky di Dmitrov ha spinto il presidente Vladimir Putin a chiedere maggiore attenzione alla sicurezza antincendio negli ospedali di tutto il Paese. Il Ministro della Sanità Veronika Skvortsova ha promesso che il suo ministero avrebbe condotto un’ispezione di tutti gli istituti psichiatrici entro il primo giugno 2013.
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