Non più laurea ma diploma, la neoministra Fedeli ‘aggiorna’ il suo curriculum

Valeria Fedeli è stata nominata Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca del governo Gentiloni. Neanche 48 ore dalla nomina è scoppiata la polemica. Contro di lei si è scatenato da un lato l’integralismo cattolico modello family day, dall’altro i censori del web.  Le accuse sono due.  La neo- ministra non ha la laurea e ha mentito affermando di averla. Tecnicamente  che non è proprio così. Sul suo sito personale si legge: ‘Finite le scuole mi sono trasferita a Milano per iscrivermi dove ho conseguito il diploma di laurea in Scienze Sociali, presso Unsas’.  La scuola per assistenti sociali di Torino, che non conferisce propriamente una laurea bensì un diploma. Lo staff della Fedeli spiega il fatto: ‘Tale diploma sarebbe stato equiparato a una laurea triennale, quindi ad un diploma di laurea’. La neo-ministra dell’istruzione è stata una delle più grandi sostenitrici dell’insegnamento di genere, nel momento dell’approvazione della riforma della Buona scuola. Sostegno da intendere come lei stessa affermò come la piena attuazione dell’articolo 3 della Costituzione italiana, che dice di non discriminare in base alla religione o all’orientamento sessuale. La colpa quindi sarebbe quella di introdurre una legge che ha lo scopo di insegnare ai nostri figli che non esistono differenze, sessuali e psichiche, tra maschi e femmine. Appare   strano che la questione venga sollevata ora e non lo sia stata quando la ministra venne eletta vice-presidente vicaria del Senato. Questo paese è stato costruito da uomini che non avevano titolo di studio e che sono stati in grado di lasciarci la Costituzione che il 4 dicembre è stata confermata nelle urne. Giuseppe Di Vittorio aveva fatto a stento le elementari. La legge e le regole della partecipazione non vietano a chi ha conquistato un livello di competenza adeguato, seppur non santificato da un titolo di studio, di svolgere un ruolo pubblico, di governo. Benedetto Croce non si è mai laureato eppure è stato ministro della pubblica istruzione con Giovanni Giolitti capo del governo dal 1920 al 1921 e sulla scuola ha inciso in misura determinante visto che Giovanni Gentile per la sua riforma si è in larga misura ispirato al filosofo.  La neoministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha modificato il curriculum sul suo sito ufficiale dopo l’attacco di Mario Adinolfi su Facebook: ‘Dal ‘diploma di laurea in Scienze Sociali,  al diploma per assistenti sociali. Il giornalista e fondatore del ‘Popolo della Famiglia’ aveva accusato la Fedeli di aver mentito sul suo titolo di studio: ‘Dichiara di essere ‘laureata in Scienze Sociali’, in realtà ha solo ottenuto il diploma alla Scuola per Assistenti sociali Unsas di Milano’, scriveva  nel suo post Adinolfi.

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