Nasce ‘Fare!’, movimento politico di Flavio Tosi

 Un faro all’interno di un cerchio bianco, contornato dai colori della bandiera italiana; al centro la scritta gialla ‘Fare!’ e in basso la dizione ‘con Flavio Tosi’. E’ questo il simbolo del nuovo movimento politico di Flavio Tosi, presentato nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio e che vede coinvolti i deputati Matteo Bragantini, Roberto Caon ed Emanuele Prataviera e le senatrici Patrizia Bisinella, Raffaela Bellot ed Emanuela Munerato, passati dalla Lega al Misto. “Fare! è un movimento che nasce dopo quanto avvenuto nella Lega qualche mese fa e dopo il risultato ottenuto dalla mia lista alle ultime regionali. Oggi manca un’alternativa seria di centrodestra, non populista e non demagogica, al governo Renzi”, afferma Tosi. C’è bisogno di un manifesto politico condiviso di centrodestra, in grado di mettere assieme chi ci sta, da Berlusconi a Salvini, passando per Fitto, Alfano e Passera, e che abbia nelle primarie un punto di riferimento. L’appello lanciato è rivolto a tutti i soggetti, anche eterogenei, che si muovono nel panorama politico del centrodestra italiano. ‘Renzi finora si è impegnato in cose che non rappresentano una priorità per il Paese, come l’Italicum e la riforma del Senato, e non su questioni vere, come il taglio della spesa pubblica. La nostra sarà un’opposizione, ma non acritica perché se dal governo dovessero arrivare proposte serie e utili al Paese noi saremmo disposti a condividerle. Questo per dire che fare gli anti-renziani non ha senso, così come non ha avuto senso fare gli anti-berlusconiani negli ultimi 20 anni’. Flavio Tosi vuole, in realtà, intercettare la massa del ‘non voto’ che si manifesta sempre più nel corso delle elezioni. Per realizzare questo è stato preparato un manifesto politico di centrodestra con un programma condiviso attraverso una lista civica nazionale aperta al territorio. I punti guida del manifesto prevedono un permesso umanitario temporaneo ai migranti che sbarcano in Italia, in modo da consentire loro di oltrepassare i nostri confini e girare per l’Europa; revisione del trattato di Schengen; introduzione del referendum propositivo, con abolizione del quorum; superamento della riforma Bassanini per quanto riguarda la Pa, introducendo lo spoil system anche per i dirigenti pubblici e parificando l’impiego pubblico e quello privato. Ovviamente non vengono tralasciate l’ applicazione piena del federalismo; il ‘no’ agli sconti di pena per reati di particolare gravità; l’abolizione del diritto amministrativo; l’introduzione in Costituzione del divieto della tassazione sulla prima casa e l’abolizione degli studi di settore. L’obiettivo è quello di creare, come dicevamo, un’offerta politica non populista e non demagogica. Parlando di posizioni demagogiche Tosi si riferisce a chi parla  di uscire dall’euro, proposta che, nel breve periodo, porta voti. ‘Ma a lungo andare le bugie hanno le gambe corte’ . E il caso della Grecia che ‘rappresenta la dimostrazione plastica di tutto questo’. Chi sostiene Tsipras sostiene il contrario del federalismo. Esaltare il premier greco vuol dire esaltare lo spreco della spesa pubblica, la cattiva amministrazione. Perché in una situazione normale ognuno deve pagare i suoi debiti. E’ un messaggio diretto a Salvini…

Roberto Cristiano

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