Cittadella della Speranza

Il presidente dell’ARS on. Giovanni Ardizzone, l’assessore regionale alla Famiglia Ester Bonafede e l’assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino riceveranno l’Arcivescovo di Messina Monsignor Calogero La Piana il giorno 22 febbraio prossimo  alla “Cittadella della Speranza” che nasce dalla collaborazione tra il Comune di Nizza di Sicilia,  Caritas Diocesana di Messina e associazione di volontariato “Vivere insieme”.  Fa parte della “Cittadella”  il Centro Diurno per il trattamento di persone autistiche,  centro di eccellenza della provincia messinese, ristrutturato e reso agibile dalla Caritas e da questa concesso all’Associazione Temporanea di Onlus, formata da tutte le associazioni coinvolte e titolare di un finanziamento stanziato dall’Azienda sanitaria provinciale 5 di Messina per lo svolgimento di un progetto sperimentale della durata di un anno. La struttura è sottoposta alla supervisione di una psichiatra e di una neuropsichiatra infantile che vigilano per conto dell’Asp 5  sull’andamento del progetto finanziato.  Nel Centro vengono trattate 20 persone appartenenti allo spettro autistico, residenti nel Messinese e in particolare nella riviera ionica. Dalla riabilitazione alla socializzazione, dal sostegno alle famiglie alle attività di formazione per future occupazioni, il centro diurno per adolescenti e giovani adulti con disturbo autistico è una struttura a valenza terapeutica e socio-riabilitativa teso a favorire, attraverso i diversi interventi e grazie alla “presa in carico globale” che lo caratterizza, l’indipendenza e l’autonomia degli ospiti e a sostenere le loro famiglie. ll Centro adotta e segue, infatti, sia le Linee guida regionali che quelle nazionali e opera in rete con tutti gli interlocutori della persona autistica, la famiglia, l’Asp, la scuola, gli enti locali e di volontariato, le imprese sociali. Migliorare l’interazione sociale e la comunicazione degli ospiti, favorire lo sviluppo di interessi e capacità, promuovere l’integrazione con il territorio e l’inserimento lavorativo in cooperative sociali di tipo B sono in sintesi gli scopi del progetto. Particolare attenzione viene data all’integrazione socio-occupazionale: alcuni giovani adulti autistici che avranno raggiunto il livello di autonomia richiesto andranno a lavorare per un anno insieme ai loro coetanei diversamente abili non autistici per apprendere abilità nell’ambito della ristorazione ed essere avviati all’attività lavorativa in una cooperativa sociale. Si tratta di una dinamica che realizza una sinergia tra i due Assessorati regionali alla Sanità e alla Famiglia e che prevede l’apertura di un ristorante gestito da ragazzi diversamente abili attraverso un percorso progettuale di un anno finanziato dall’assessorato regionale alla Famiglia. Il Centro, che rappresenta un punto di riferimento per l’intera provincia di Messina, ha, in conclusione, l’obiettivo di ottenere il più alto standard possibile di qualità di vita per le persone autistiche e diversamente abili e le loro famiglie.

 

Rosaria Palladino

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