F1, la Red Bull resta la scuderia più affidabile

Campionato mondiale di Formula Uno, dopo otto giornate proviamo ad tracciare un bilancio. Undici gare al termine della stagione. La rottura del cambio, alla vettura di Sebastian Vettel, segna una novità in questo scorcio di campionato. Il pilota tedesco, per la prima volta, deve fare i conti con la dea bendata. A dieci giri dalla fine, saldamente al comando, il leader del campionato si arrende solo ad un guasto meccanico. Poteva capitare ed è successo, poco male per gli inseguitori che possono rosicchiare qualche punto. Le Red Bull, dopo Webber in Cina, accusano un nulla di fatto anche per l’iridato. Finora è successo solo due volte che un solo pilota sia andato a punti. Dopo otto gran premi la scuderia austriaca ha racimolato 219 punti, una media di 27 a corsa. 48 in più della Mercedes che insegue a 171. La Ferrari è terza con 168 ed una media di 21 a circuito. Se si calcola che ad ogni Gran Premio il massimo che si può ragiungere è 45 punti ossia un primo (25) ed un secondo (20) si evince che la Red Bull raccoglie, in media, il 28,5% dei punti disponibili. Le rosse solo il 22,10. Al di là dei numeri, importanti come non mai in una competizione del genere e tenuto conto degli errori umani o dei guasti meccanici, la Red Bull è senza dubbio la maggiore accreditata alla vittoria finale almeno per quanto riguarda il mondiale costruttori.

emmeppi

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