Due suicidi nel mondo dell’Arma: carabiniere si toglia la vita a Udine. Stessa sorte per un poliziotto di Locri

Fatalità o libero arbitrio? Nel giorno in cui muore per cause naturali il Capo della Polizia Antonio Manganelli, il mondo delle forze dell’ordine viene colpito da altri due lutti. Volti meno noti, ma non per questo meno ligi al dovere nella difesa della giustizia. Eppure, senza alcun motivo evidente, due uomini geograficamente agli antipodi, hanno deciso di farla finita.

Il primo episodio si è verificato ad Udine, dove un carabiniere si è suicidato sparandosi un colpo alla testa nel suo ufficio nella caserma di viale Trieste, sede del Comando provinciale dell’Arma.

Il militare si chiamava Bruno Luraghi, 57 anni, originario di Milano, ed era Luogotenente comandante del Nucleo informativo. Secondo una prima ricostruzione, Luraghi è entrato in caserma stamani, intorno alle ore 8.00 ed è andato nel suo ufficio, dove si è sparato con la pistola di ordinanza. Nessuno dei commilitoni ha sentito il rumore dello sparo. Il militare ha lasciato alcuni fogli scritti in cui chiederebbe scusa per il gesto, senza spiegare i motivi del gesto, chiedendo anche di venire cremato. Sul posto si sono recati il Procuratore Aggiunto della repubblica di Udine, Raffaele Tito, il pm di turno, Lucia Terzariol e il medico legale, Carlo Moreschi. Il corpo è stato portato nella cella mortuaria dell’ospedale, dove nel pomeriggio verrà effettuato un esame medico-legale esterno.

Analoga sorte per Alfredo Modica, di 48 anni, che si è tolto la vita mentre era da solo negli uffici della Pg della Procura di Locri dove prestava servizio. Modica, originario di Messina e da anni residente a Locri, si è tolto la vita utilizzando la sua pistola d’ordinanza. Dopo lo sparo sono intervenuti i colleghi, che hanno trovato il cadavere. Sono in corso le indagini degli agenti del commissariato di Siderno coordinati dalla Procra di Locri.

Modica ha lasciato una lettera di scuse ai colleghi ed ai familiari. Sulle cause che hanno indotto Modica al suicidio sono in corso le indagini da parte degli agenti del commissariato di Siderno (Reggio Calabria). Modica era sposato a padre di due figli. I colleghi lo ricordano come una persona tranquilla. L’agente si è sparato un colpo di pistola al cuore ed è morto all’istante.

 

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