Caso Spinelli: L’inchiesta si allarga, spuntano altri indagati

Per il sequestro lampo di Giuseppe Spinelli, non sarebbe stato pagato alcun riscatto. Lo conferma in un comunicato, lo stesso ragioniere di Berlusconi:. “Leggo con stupore ricostruzioni fantasiose della grave e dolorosa vicenda che è accaduta alla mia famiglia e a me. Debbo precisare che il mio ritardo nel riferire al Presidente Berlusconi e all’Avvocato Ghedini come si erano svolti effettivamente i fatti é dovuto unicamente al forte timore di gravi ritorsioni nei confronti dei miei familiari”. “La denuncia alla Autorità Giudiziaria è stata fatta immediatamente dopo – prosegue Spinelli -. Debbo inoltre ribadire che nessuna somma di denaro é stata pagata né vi è stata alcuna trattativa”. 

 

Antri indagati  per sequestro. Unn  paio di pistole giocattolo, sono state sequestrate ad alcune delle sei persone arrestate ieri per il sequestro lampo del ragionier Spinelli e di sua moglie. Secondo quanto riferiscono fonti investigative per la vicenda ci sarebbero anche altri indagati, di cui per ora non si conosce né il nome, né il numero. o

 

Ghedini: “Berlusconi estraneo a sequestro”. “Preciso anche che il Presidente Berlusconi non ha avuto alcun ruolo nella vicenda e tutte le decisioni sui tempi e sui modi sono state assunte dal rag. Spinelli e da me”.  E’ quanto rende noto il legale dell’ex premier, Niccolò Ghedini. “Le ricostruzioni ed i commenti apparsi su molti giornali quest’oggi relativamente alla vicenda occorsa al rag. Spinelli oscillano fra il risibile e l’assurdo. Come risulta dagli atti e come risulterà da qualsiasi ulteriore accertamento, i fatti sono del tutto chiari e lineari”, continua l’avvocato. “Il ritardo con cui è stata avvisata l'Autorità Giudiziaria è unicamente riferibile al più che giustificato timore provocato dai sequestratori nel rag. Spinelli, il quale temeva gravi ritorsioni per sé e per la sua famiglia”, ribadisce Ghedini, che poi precisa come “nessuna somma di denaro è mai stata pagata a chicchessia né vi è stata alcuna trattativa con i sequestratori del ragionier Giuseppe Spinelli e della moglie”. “Qualsiasi illazione su questo punto – aggiunge – è totalmente destituita di fondamento”.

 

Indagini su banche anche svizzere. Gli inquirenti stanno indagando sulle cassette di sicurezza di tre agenzie bancarie sia in Italia sia in Svizzera.  Viene inoltre analizzato anche molto materiale informatico, sequestrato ieri all’alba in concomitanza degli arresti e delle perquisizioni. Per quanto riguarda i presunti documenti sulla trattativa tra Spinelli, Berlusconi e i sequestratori, secondo gli inquirenti per ora è improprio affermare che “siano scomparsi”.  Si ipotizza infatti che si trovino nel molto materiale al vaglio di chi indaga.  Una pista questa che viene considerata centrale,  considerando anche gli sforzi fatti dalla polizia polizia  per arrivare alle cassette di sicurezza prima dei malviventi.  Ed infatti, nei giorni scorsi, gli investigatori avevano anche organizzato la messinscena di una rapina, con tanto di cartello ‘chiuso per rapina’ sulle vetrate della banca e una Volante davanti (stranamente giunta da Milano fino all'agenzia, nel Varesotto) per impedire ai banditi di operare nella filiale. E un contrattempo ‘tecnico’ era stato organizzato anche nell’altra agenzia, tanto da spingere i banditi, preoccupati, a chiedere garanzie sul contenuto delle cassette. Che poi si è scoperto essere costituito prevalentemente da un ingente quantitativo di soldi fac-simile.

 

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