Banca Etruria, Pier Luigi Boschi e Flavio Carboni

Mi sono state attribuite affermazioni che non ho mai fatto, perché vogliono creare problemi al governo, così Carboni smentisce quanto riportato dai giornali, in particolare Libero, sulla natura dei suoi contatti con Pier Luigi Boschi, all’epoca vice presidente della Banca Etruria, e preannuncia iniziative giudiziarie. Con Pier Luigi Boschi ci sono stati due soli incontri molto brevi, afferma Carboni, durante i quali non abbiamo parlato dell’Etruria. Chi era in contatto con Pier Luigi Boschi, ribadisce poi, era Valeriano Mureddu e non io. In verità Boschi, in quel periodo, si era rivolto a Valeriano Mureddu, imprenditore 46enne di origini sarde e cresciuto a pochi passi da casa Renzi a Rignano sull’Arno, per chiedergli se conosceva qualcuno in grado di fare il direttore generale della banca. Mureddu si era rivolto all’amico e faccendiere Flavio Carboni che presenta a Pier Luigi Boschi. I tre si incontrano a Roma. Carboni telefona a  Gianmario Ferramonti che, al pari di Carboni, ha attraversato gli ultimi decenni d’Italia attraverso fascicoli giudiziari e legami politici. Carboni gli chiede se conosce qualcuno capace di salvare Etruria e viene, alla fine, proposto Fabio Arpe. I quotidiani economici dell’epoca riportano la notizia secondo la quale il presidente Rosi nella seduta del cda del 23 luglio 2013 ha proposto a direttore generale Fabio Arpe, nome sottoposto anche a via Nazionale. Bankitalia esprime dei dubbi e la nomina viene fermata. Il punto in questione è, però, un altro: ‘ Perché Boschi decide di muoversi autonomamente per individuare il direttore generale e si rivolge a Carboni attraverso Mureddu. E quale tipo di legame e rapporto ha Boschi con Mureddu, tale da spingersi a sfogarsi con lui della drammatica situazione della banca e chiedergli di indicare il nome del direttore generale?’.  Sembrano sottigliezze ma non lo sono ed hanno causato forte maretta politica: ‘Il Governo non sta in piedi o cade per Carboni’, ha detto, con riferimento alla vicenda Banca Etruria, il ministro dell’Interno Angelino Alfano: ‘Su queste vicende non cade il Governo. Tutta questa questione per cui una grande democrazia come l’Italia sia condizionata da quattro veri o finti massoni io non me la bevo. Ho ascoltato la Boschi in aula e lei ha avuto parole chiare di fronte a Parlamento che assorbono anche le vicende che si sono verificate dopo’.

Cocis

 

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