Al Bano, posa per i fotografi in occasione della conferenza stampa di presentazione di ''Cosi' lontani cosi' vicini'', nella sede Rai di viale Mazzini a Roma, 20 gennaio 2016. ANSA/GIORGIO ONORATI

Al Bano su Sanremo 2021: ‘Bisognerebbe aspettare maggio o giugno’

Al Bano vorrebbe che il Festival di Sanremo fosse rimandato di qualche mese. Il cantante ha espresso il suo parere sulla kermesse e sulle voci che continuano a susseguirsi riguardo l’organizzazione in sicurezza, con o senza pubblico. Mentre infatti Amadeus e la Rai proseguono con l’organizzazione della kermesse, la voce di Cellino avrebbe fornito un nuovo punto di vista.

“Sanremo è sempre stato un momento di grande ilarità e piena partecipazione, sia di pubblico che di artisti. Avendo a che fare con questa pandemia diventa un festival a metà e visto male e allora mi chiedo: non sarebbe meglio aspettare tempi migliori?”. Così Al Bano avrebbe commentato la proposta che i discografici avrebbero fatto alla Rai di fornire con congruo anticipo «un serio protocollo sanitario sul Festival di Sanremo, che dovrebbe essere approvato dal Cts».

La kermesse canora è stata l’ultimo grande evento collettivo del 2020, l’ultimo momento davvero spensierato (ma allora non lo sapevamo) dello scorso anno in cui in tv e sui giornali non si leggevano ancora parole come “Dpcm”, “distanziamento”, “mascherine”.

Una manifestazione che per la Rai è essenziale da un punto di vista strategico ed economico per la raccolta pubblicitaria e che per gli italiani ha sempre rappresentato una tradizione intoccabile, che mette d’accordo tutti. Per questo l’intenzione è quella di andare avanti e di riuscire a portarlo nelle case nel modo più sicuro possibile per tutti, nonostante la pandemia. E di farlo rispettando le date che i vertici di viale Mazzini avevano stabilito.

Al Bano, però, secondo quanto si legge sul Messaggero, proporrebbe una soluzione diversa: “La vedo come una fatica sprecata. Bisognerebbe aspettare maggio o giugno, un periodo in cui si prevede un allentamento della morsa della pandemia e diventerebbe un Festival della rinascita”. Per questo il cantante di Cellino San Marco avrebbe lanciato un appello: “Alla Rai dico: aspettate, a primavera, calerà la pandemia, ne sono sicuro anche perché ci sarà più gente vaccinata”.

Al Bano avrebbe dato anche una motivazione economica dietro il suo ragionamento, sottolineando che già lo scorso anno “la pandemia ha ucciso il Festival, non si è venduta una copia. Anche Diodato che ha vinto Sanremo non ha avuto niente, è la prima volta nella storia del festival che accade che il vincitore non raccolga i dovuti riconoscimenti. E la Rai vuole ripetere la stessa esperienza? Mi sembra una scelta scellerata”, avrebbe concluso, facendo riferimento all’impossibilità per i cantanti di esibirsi dal vivo negli ultimi 10 mesi.

Intanto, però, l’organizzazione del Festival non si ferma e continuano a emergere dettagli sugli ospiti che si alterneranno sul palco. Negli ultimi giorni si sono fatte insistenti le voci che vorrebbero all’Ariston Alice Campello, moglie del calciatore della Juventus Alvaro Morata, e Can Yaman tra i protagonisti dell’evento.

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