Ue boccia la Manovra: nuova bozza in tre settimane

La Commissione europea ha bocciato la manovra economica proposta dall’Italia e ha chiesto al governo guidato da Giuseppe Conte una nuova bozza entro tre settimane. E’ la prima volta che la Commissione chiede ad uno stato membro di rivedere il proprio Documento programmatico di bilancio. Ciò che non piace all’Ue sono la revisione della legge Fornero, il condono ed il fisco alle imprese. Si è di fronte ad una situazione nuova per le istituzioni europee che dovrà essere analizzata e risolta ponderando parole e decisioni perché a rischio c’è la tenuta dell’assetto economico istituzionale dell’Ue. Alternative, secondo il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, non esistevano. “Sfortunatamente i chiarimenti ricevuti ieri non erano convincenti” perché da i danni che provocherebbe la manovra italiana si estenderebbero a tutti.

“L’Europa è costruita sulla cooperazione, l’eurozona è costruita su stretti legami di fiducia” con “regole che sono le stesse per tutti”, quindi “se la fiducia viene erosa, tutti gli stati membri vengono danneggiati, la nostra Unione viene danneggiata”. Per questo, ha avvertito, “se una politica fiscale più accomodante colpisce la fiducia, può avere in realtà l’effetto opposto alla crescita”.

“Il Governo italiano – dice ancora – sta apertamente e coscientemente andando contro gli impegni presi verso se stesso e verso gli altri Stati membri”. A maggio scorso, ha ricordato Dombrovskis, la Commissione Ue aveva concluso di non aprire la procedura per debito “soprattutto perché l’Italia era sostanzialmente in linea con le regole”, ma “i piani attuali sono un cambiamento materiale che potrebbe richiedere una rivalutazione” di tutto. “La palla è ora nel campo del Governo italiano, abbiamo tre settimane per un dialogo intenso che affrontiamo in modo costruttivo”.

Per il  numero due della Commissione il debito non può essere curato con più debito perché “a un certo punto il debito si avvicina al punto in cui diventa troppo pesante e si finisce per non avere più libertà del tutto”. Meno drastico il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici che vuole il dialogo con il ministro dell’economia Giovanni Tria definito “un interlocutore credibile e legittimo”. “Speriamo  – ha detto – che sia capace di convincere il governo italiano della necessità” che la manovra italiana sia “compatibile” con le regole Ue e “gli impegni comuni presi”.

“Siamo di fronte a una deviazione chiara, netta e in un certo modo rivendicata. La Commissione Ue non mette in discussione le priorità del governo come la lotta alla povertà, sono priorità che possono avere senso, ma ci importa l’impatto che queste misure hanno sul popolo”.

 

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